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Obama ad Hanoi revoca l'embargo sulla vendita di armi al Vietnam

23 maggio 2016 | 08.15
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Barack Obama ad Hanoi (Afp) - AFP
Barack Obama ad Hanoi (Afp) - AFP

Barack Obama ha annunciato oggi ad Hanoi, dove è in visita ufficiale, che "gli Stati Uniti revocano il divieto" alla vendita di armi al Vietnam, ultima eredità rimasta in vita della guerra che si è combattuta tra i due Paesi fino alla metà degli anni settanta.

"Il Vietnam apprezza molto la decisione degli Stati Uniti di revocare completamente l'embargo, cosa che è una prova chiara che i due Paesi hanno completamente normalizzato le relazioni", ha dichiarato, durante la conferenza stampa congiunta con Obama, il presidente vietnamita Tran Dai Quang. Obama, comunque, ha specificato che l'effettiva vendita delle armi dipenderà dagli impegni che il Vietnam si assumerà sul fronte dei diritti umani.

Gli Stati Uniti avevano già alleggerito l'embargo, imposto negli anni ottanta, nel 2014, revocandolo per le armi per la difesa navale. Ma ora Obama ha deciso di accogliere in pieno la richiesta di revoca del governo vietnamita, che la ritiene necessaria di fronte ad una Cina che assume posizioni sempre più assertive ai suoi confini e nel Mar meridionale cinese, dove i due Paesi partecipano ad una contesa territoriale.

Per contro, però, Obama nel prendere la decisione ha dovuto tener conto delle pressioni di chi, come Human Rights Watch, ricorda come il Vietnam abbia ancora molta strada da fare per quanto riguarda i diritti umani, la libertà di espressione e religione, senza contare gli arresti di attivisti e blogger. "Gli Stati Uniti non dovrebbero revocare le restrizioni alla vendita diretta di armi senza vedere prima un reale cambiamento nell'atteggiamento del governo nella questione dei diritti umani", aveva dichiarato nei giorni scorsi Phil Robertson, vice direttore della divisione Asia di Hrw.

Obama, nel rispondere ad una domanda dell'emittente pubblica giapponese Nhk, in vista della sua visita di venerdì a Hiroshima, ha confermato che non chiederà scusa a nome degli Stati Uniti per il bombardamento atomico di Hiroshima, nell'agosto del 1945. "Penso che sia importante riconoscere che in guerra i leader devono prendere ogni tipo di decisione", ha dichiarato.

Riguardo all'uccisione in un raid americano del leader dei Talebani Akhtar Mohammad Mansour, Obama ha detto che rappresenta "un'importante pietra miliare nel nostro sforzo di lunga data per portare la pace e la prosperità in Afghanistan". "Abbiamo eliminato il leader di un'organizzazione che continuava a complottare e a condurre attacchi contro le forze Usa e della coalizione, a fare la guerra contro il popolo afghano e a stare al fianco di gruppi terroristici come al Al Qaeda", ha sottolineato.

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