(Brt/AKI)
E' salito ancora, fino ad arrivare a 145 morti, il bilancio delle ''sette esplosioni'' verificate questa mattina nelle città costiere di Tartus e Jableh, in Siria. Lo rendono noto gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani.
L'Is ha rivendicato le esplosioni . L'agenzia 'A3maq' che fa capo allo Stato islamico ha fatto sapere che "attacchi dei combattenti dell'Is hanno colpito raggruppamenti di alawiti nelle città di Tartus e Jableh sulla costa siriana", si legge sul sito 'Akhbar Online'.
Quattro le esplosioni, di cui almeno uno causata da un attentatore suicida, quelle che hanno colpito Jableh, come ha spiegato il direttore dell'Osservatorio Rami Abdel Rahman, che ha parlato di attacchi ''senza precedenti'' contro le due città costiere.
Altre tre deflagrazioni, almeno una delle quali provocata da un kamikaze, ha colpito Tartus. Secondo l'agenzia di stampa Sana, a Tartus sono entrati in azione tre attentatori kamikaze nella zona occidentale della città. Un'autobomba è esplosa nei pressi di una fermata dell'autobus, un attentatore suicida si è fatto saltare in aria all'interno della stazione del bus e un terzo ha azionato la sua cintura esplosiva in una zona residenziale zona di fronte, ha spiegato l'agenzia.
''Oltre 48 persone sono state uccise a Tartus e 53 a Jableh, nella provincia di Latakia", ha spiegato alla Dpa il direttore dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, Rami Abdel Rahman. A Tartus le esplosioni si sono verificate pochi minuti dopo quelle di Jableh, ha precisato l'Osservatorio. ''Il numero delle vittime è probabilmente destinato ad aumentare in quando ci sono decine di feriti in entrambe le esplosioni'', ha detto alla Dpa un attivista da Latakia, Abu Mohammed.
Il governo di Damasco ha condannato gli attentati terroristici, riferisce l'agenzia di stampa Sana. Il governo siriano ha poi espresso la sua condanna anche per gli ''attentati terroristici, condotti con colpi di mortaio, contro alcune zone di Aleppo, Nubbul, al-Zahraa e Daraa'' affermando che ''i sostenitori e i finanziatori delle organizzazioni terroristiche sono responsabili degli attacchi''.