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Berlino: "Massacro armeni fu genocidio". Ankara richiama l'ambasciatore

02 giugno 2016 | 14.17
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Kharpert, Impero Ottomano, aprile 1915- Civili armeni in marcia forzata verso il campo di prigionia di Mezireh, sorvegliati da soldati turchi armati. (Foto Wikipedia)(Foto  - Archivio Auswrtigen Amtes, da Wikicommons)
Kharpert, Impero Ottomano, aprile 1915- Civili armeni in marcia forzata verso il campo di prigionia di Mezireh, sorvegliati da soldati turchi armati. (Foto Wikipedia)(Foto - Archivio Auswrtigen Amtes, da Wikicommons)

Il Bundestag ha approvato quasi all'unanimità la risoluzione che definisce come genocidio il massacro degli armeni da parte dell'Impero Ottomano. La risoluzione, dopo un'ora di dibattito, è stata adottata con un solo voto contrario e un astenuto. L'approvazione della risoluzione è destinata a far salire la tensione nei già difficili rapporti tra Berlino e Ankara. I vari governi turchi che si sono succeduti dopo la fine dell'Impero Ottomano si sono sempre opposti all'uso del termine genocidio per definire l'espulsione e l'uccisione di 1,5 milioni di armeni nel 1915-16.

"La nostra intenzione non è mettere la Turchia sotto accusa, ma riconoscere che la riconciliazione è possibile solamente se i fatti vengono messi sul tavolo", ha commentato prima del voto all'emittente Ard Volker Kauder, capogruppo al Bundestag dei Cristiano democratici il partito della cancelliera Angela Merkel. Il fatto che la Turchia stia "facendo grandi cose" per aiutare l'Unione europea a gestire la crisi dei migranti "non cambia il fatto che agli armeni furono imposte sofferenze indicibili", ha aggiunto l'esponente Cdu.

Il voto di oggi era già stato programmato lo scorso anno, ma poi ne fu deciso il congelamento per non compromettere i rapporti tra Germania e Turchia. Non c'erano sorprese sull'approvazione della risoluzione dopo l'accordo raggiunto sul testo tra la Cdu della Merkel e i Verdi.

Dopo l'approvazione della risoluzione, la Turchia ha richiamato il proprio ambasciatore in Germania per consultazioni. Lo ha annunciato il premier turco Binali Yildirim secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa Anadolu. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il premier avevano minacciato conseguenze nei rapporti bilaterali a livello economico e militare tra Ankara e Berlino.

Merkel e il vice cancelliere Sigmar Gabriel e il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier non erano presenti al Bundestag durante il voto. Venti Paesi, tra i quali Italia, Francia e Russia hanno già riconosciuto ufficialmente lo status di genocidio al massacro degli armeni. L'anno scorso Papa Francesco definì gli eventi dell'epoca "il primo genocidio del Ventesimo secolo".

Merkel: "Voto genocidio armeni non intacca rapporti con Ankara" - Il voto del Bundestag che ha riconosciuto il genocidio degli armeni da parte dell'Impero Ottomano non comprometterà i rapporti "amichevoli e strategici" tra Germania e Turchia. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel nel corso di una conferenza stampa a Berlino con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. Nel frattempo, dopo il richiamo in patria dell'ambasciatore turco in Germania, fonti diplomatiche ad Ankara hanno riferito che l'incaricato d'affari tedesco verrà convocato nel pomeriggio al ministero degli Esteri turco.

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