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Afroamericano ucciso dalla polizia nel Minnesota, il video choc su Facebook

07 luglio 2016 | 10.23
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Nella foto Philando Castile (Dal suo profilo Facebook)
Nella foto Philando Castile (Dal suo profilo Facebook)

Polizia Usa nella bufera. Un afrocamericano è stato ucciso dalla polizia nello stato americano del Minnesota mentre sono ancora in corso, a Baton Rouge, nella Louisiana, le proteste per l'uccisione martedì di Alton Sterlin, da parte di due agenti bianchi.

L'ultimo caso della violenza indiscriminata della polizia americana contro neri è accaduto a Falcon Heights, sobborgo di St Paul, dove Philando Castile, è stato colpito da proiettili mentre, in auto cercava la patente da esibire agli agenti. Come ha raccontato la sua ragazza, Lavish Reynolds, nel video che ha girato e si vede Castile riverso sul sedile con la maglietta imbrattata di sangue e l'agente continua a puntare la sua pistola contro l'uomo. Castile aveva informato in precedenza l'agente che aveva una licenza per un'arma e che ne aveva una.

Castile, 32 anni, era responsabile della mensa J.J. Hill Montessori School. E' stato ucciso dalla polizia "per nessuna ragione", ha denunciato la fidanzata nel drammatico video in cui mostra il giovane sanguinante al volante e l'agente che gli punta ancora la pistola contro. Nell'auto vi era anche la figlia. Nel video, che dura circa 10 minuti ed è stato postato su Facebook all'account di Lavish Reynolds, la donna, che ha le mani alzate e afferma di aspettare di uscire dalla macchina l'arrivo di altri agenti, ripete che il giovane afroamericano non aveva "nessun precedente, mai stato in prigione, non è membro di nessuna gang". E che aveva avvisato gli agenti, appena fermato perché aveva una luce di posizione rotta, di essere in possesso di un'arma legalmente registrata. "Allora ha detto all'agente che stava prendendo il suo portafogli e i suoi documenti e lui gli ha sparato a un braccio", dice ancora nel video la donna che afferma che l'agente ha sparato 4 volte. "Signora tenga le mani dove sono - incalza a questo punto l'agente che continua a tenere la pistola puntata - gli avevo detto di non muoversi di tenere le mani in alto".

A questo punto arrivano gli altri agenti, la donna viene fatta uscire dall'auto ma prima di inginocchiarsi e farsi ammanettare dice "fatemi prendere mia figlia" e nel resto del video si sente anche la voce di una bambina che dice "mommy". Il video continua poi nella macchina della polizia dove è stata fatta salire ammanettata la donna che afferma che l'agente che ha sparato è "cinese", intendendo di origine asiatica.

"Hanno fatto questo di fronte a mia figlia", dice ancora prima di scoppiare a piangere lanciando poi un messaggio attraverso Facebook affinché i suoi familiari ed amici si rechino sul luogo dell'incidente. Secondo le televisioni locali, una folla di persone si è raccolta poche ore dopo la sparatoria cercando i bloccare il carro attrezzi che ha rimosso l'auto di Castile, urlando "assassini" alla polizia. Sono state anche accese candele in memoria del giovane ucciso, il cui nome 'Philando Castile' è stato scandito anche negli slogan delle persone che si sono recate a protestare di fronte alla residenza del governatore del Minnesota.

La sparatoria è avvenuta verso le nove di sera e la polizia a mezzanotte ha diffuso un comunicato in cui confermava che un uomo era stato colpito da un agente e che in seguito era morto. "Una pistola è stata rinvenuta sulla scena" si legge ancora il comunicato aggiungendo solo che è stata avviata un'inchiesta. "Era un nero che guidava una Falcon Heights e per questo è stato subito definito un criminale e per questo ha perso la vita", ha dichiarato il Antonio Johnson, cugino dell'ucciso, che insieme ad altri familiari ha accompagnato la mamma Valerie, 60 anni, all'ospedale. "Hanno ucciso mio fratello e gli hanno puntato una pistola contro mentre era ferito, senza fare nulla per aiutarlo", ha detto la sorella. "Era un bravo ragazzo, un lavoratore, lavorava da quando aveva 18 anni".

Clinton: "Troppe famiglie afroamericane piangono loro cari" - "Da Staten Island a Baltimore, da Ferguson a Baton Rouge, troppe famiglie americane piangono la perdita di loro cari in incidenti in cui è coinvolta la polizia". Lo ha detto Hilllary Clinton in una dichiarazione in cui definisce "una tragedia" la morte di Alton Sterling. "Le mie preghiere sono con la sua famiglia, con i suoi cinque figli" continua la dichiarazione dalla candidata democratica. "Qualcosa è profondamente sbagliato se così tanti americani hanno ragione di credere che il nostro Paese non li considera preziosi come altri a causa del colore della loro pelle", ha poi concluso, esprimendo apprezzamento per la decisione del governatore della Louisiana, il democratico John Bel Edwards, di affidare alla sezione diritti civili del dipartimento di Giustizia la guida dell'inchiesta sulla morte di Sterling. Secondo il database del Washington Post, con la morte di Sterling sale a 505 il numero delle persone uccise dalla polizia nel 2016.

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