E' salito a 50 morti il bilancio dell'attentato suicida compiuto nella notte contro un mausoleo sciita a Balad, località 80 chilometri a nord della capitale irachena Baghdad, e rivendicato dal sedicente Stato islamico (Is). Lo hanno riferito fonti mediche e testimoni citati dall'agenzia di stampa Dpa.
L'attacco, che ha colpito il mausoleo dell'imam al-Sayed Mohammed bin Ali, è stato eseguito da tre terroristi con indosso le uniformi delle Forze di Mobilitazione Popolare, le milizie sciite alleate del governo: due degli attentatori hanno azionato le loro cinture da kamikaze all'ingresso del mausoleo; il terzo ha lanciato delle granate nel cortile dell'edificio, tra la gente che lo affollava.
A seguito della strage le autorità hanno imposto il coprifuoco a Balad, mentre il consiglio provinciale ha proclamato tre giorni di lutto.
L'attacco, durante la festività di Eid che segna la fine del mese del Ramadan, segue quello che ha ucciso almeno 290 persone domenica a Baghdad, considerato il più grave attentato in Iraq dal 2003.
