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Turchia, Kerry: "Per estradare Gulen servono prove, non accuse"

18 luglio 2016 | 13.43
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(Afp)
(Afp)

Per concedere l'estradizione in Turchia dell'ex imam Fethullah Gulen, fondatore del movimento Hizmet ('Servizio'), che vive attualmente in Pennsylvania, servono "prove" e non "accuse". Così il segretario di Stato Usa John Kerry, in conferenza stampa a Bruxelles. "Non abbiamo ricevuto alcuna richiesta specifica per l'estradizione di Fethullah Gulen - ha detto - anche se naturalmente il presidente Recep Tayyip Erdogan nei suoi commenti in pubblico ha chiesto agli Usa di consegnarlo alla Turchia".

"Ho chiarito al ministro degli Esteri turco - ha continuato Kerry - che c'è un processo formale e che una richiesta formale di estradizione deve essere presentata attraverso i canali appropriati. Ho esortato il ministro degli Esteri a far sì che, in qualsiasi richiesta ci dovessero inviare, vengano trasmesse delle prove, non delle accuse. Dobbiamo vedere delle prove che reggano agli standard di esame che vigono nei sistemi giuridici in molti Paesi per concedere l'estradizione. Se rispettano quegli standard, non abbiamo alcun interesse a metterci di mezzo al rispetto del trattato che abbiamo con la Turchia sull'estradizione. Ma sottolineo che non abbiamo avuto una richiesta simile".

"Stiamo saldamente dalla parte della leadership democraticamente eletta in Turchia, come abbiamo già dichiarato - ha ribadito Kerry - Ma esortiamo anche fermamente il governo turco a mantenere la calma e la stabilità in tutto il Paese ed esortiamo anche il governo turco a mantenere gli standard più elevati di rispetto per le istituzioni democratiche del Paese e per lo Stato di diritto".

"Sosterremo senz'altro - ha continuato Kerry - la consegna alla giustizia di coloro che hanno perpetrato" il fallito colpo di Stato di venerdì notte, "ma sottolineiamo che le regole democratiche vanno rispettate. Abbiamo visto con piacere che le operazioni nella base di Incirlik (base aerea ubicata in un quartiere della città di Adana, nell'Anatolia sudorientale, utilizzata per le operazioni in Siria, ndr) sono riprese e siamo tutti determinati a far sì che gli sforzi contro lo Stato Islamico o Daesh non calino nei giorni a venire".

Dal canto suo il premier turco Binali Yildirim ha detto che gli Stati Uniti restano un Paese "amico e partner strategico" della Turchia. Il premier è comunque tornato a chiedere a Washington l'estradizione di Gulen. "Dico agli Usa: è una prova un gruppo che tenta di porre fine alla democrazia in un Paese", ha affermato il primo ministro.

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