Avevano l'ordine di sparare sulla folla che contestava il colpo di Stato, per disperderla, i militari golpisti che il 15 luglio hanno tentato di rovesciare il governo di Ankara. E' quanto emerge dall'indagine in corso sul tentato golpe in Turchia, come ha reso noto l'ufficio della procura di Istanbul. L'agenzia di stampa Anadolu riferisce quindi che tramite WhatsApp i golpisti avevano ordinato di sparare sui civili scesi in piazza per opporsi al golpe. '
'Ripetere. Trasmettere. Aprire il fuoco per disperdere la folla'', ha scritto il colonnello Muzaffer Duzenli su WhatsApp. Rispondendo a Duzenil, il colonnello Muslum Kaya ha scritto che un gruppo di manifestanti stava cercando di avvicinarsi al centro per la gestione delle emergenze a Istanbul. "I compagni hanno aperto il fuoco'', si legge in un altro messaggio. ''Non fateli avvicinare. Sparate'', incita un altro golpista, il colonnello Uzay Sahin in risposta a Kaya.
Il maggiore Mehmet Karabekir, sempre su WhatsApp, comunica di aver sparato sulla folla. ''Ho aparto il fuoco sulla folla e sono in attesa. 10-15 persone sono morte. Non perdiamo l'iniziativa''. Il maggiore Muammer Aygar ha diffuso informazioni su violenti scontri a Kuleli, nella zona asiatica di Istanbul dove si trova l'accademia militare. ''Aperto il fuoco contro un gruppo'', scrive su WhatsApp. L'ultimo bilancio delle vittime del golpe parla di 208 morti, tra uomini delle forze di sicurezza e civili, ad Ankara e Istanbul, mentre sono circa 1.500 i feriti.