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Ucraina, esplosione a Kiev: ucciso un giornalista

20 luglio 2016 | 13.47
LETTURA: 3 minuti

La polizia ucraina analizza i resti dell'auto guidata dal giornalista Pavel Sheremet (Afp) - AFP
La polizia ucraina analizza i resti dell'auto guidata dal giornalista Pavel Sheremet (Afp) - AFP

Pavlo Sheremet, noto giornalista che lavorava per la testata investigativa Ukrayinska Pravda, è rimasto ucciso oggi nell'esplosione di un'auto nel centro di Kiev. Il giornalista, che conduceva anche un programma radiofonico su Radio Vesti, si stava recando a lavoro a bordo di un'auto intestata al capo redattore del giornale, e l'esplosione è avvenuto alle 7.30 del mattino ora locale.

Sheremet, che era originario della Bielorussia ed aveva 44 anni, viveva da cinque anni in Ucraina dopo aver lasciato il suo Paese a seguito di una condanna ricevuta per la sua attività di giornalista televisivo. Anche il fondatore dell'Ukrainska Pravda, il giornalista georgiano Georgiy Gongadze, è stato rapito ed assassinato nel 2000 e la polizia non ha mai trovato i suoi killer.

Secondo la ricostruzione fornita dal ministero dell'Interno ucraino, l'esplosione che questa mattina ha ucciso Pavel Sheremet, è stata provocata da un'ingente quantità, tra i 400 e i 600 grammi, di tritolo piazzato in un ordigno rudimentale esploso al passaggio dell'auto del giornalista.

L'omicidio è stato condannato dall'Osce, l'Organizzazione per la Sicurezza e la Coooperazione in Europa che monitora il conflitto in corso tra l'esercito ucraino e i separatisti filo russi nell'est del Paese. "L'attacco sanguinoso di questa mattina ci ricorda che la situazione della sicurezza dei giornalisti in Ucraina deve essere affrontata in modo efficace ed urgente", ha dichiarato la rappresentante Osce per la libertà di stampa, Dunja Mijatovic.

Il Federal Bureau of Investigations (FBI) ha accettato di aiutare Kiev nell'indagine. Lo ha annunciato, riferisce la Tass, il redattore capo della Ukrainskaya Pravda.

A seguito di una conversazione telefonica con il capo ucraino di Stato, Sevgil Musayeva-Borovik, ha dichiarato che "Poroshenko ha richiesto l'assistenza del FBI al fine di mantenere la trasparenza delle investigazioni e l'agenzia ha accettato". Il presidente ucraino ha inoltre chiesto al ministro degli esteri Pavel Klimkin di convolgere anche Europol nelle indagini. "I nostri colleghi stranieri arriveranno domani o dopodomani", ha riferito dal canto suo il capo della polizia ucraina, Khatia Dekanoidze.

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