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Clinton: "007 russi dietro attacchi hacker ai democratici"

31 luglio 2016 | 16.35
LETTURA: 3 minuti

Afo - AFP
Afo - AFP

Dopo aver affidato il messaggio ai suoi portavoce, Hillary Clinton accusa direttamente la Russia di essere dietro alla vicenda delle mail rubate dagli hacker al partito democratico e poi fatte pubblicare nel tentativo di aiutare Donald Trump. "Sappiamo che i servizi di intelligence russi hanno violato con hacker il sistema del comitato democratico nazionale", ha detto l'ex segretario di Stato secondo quanto anticipato in un'intervista che oggi manderà in onda Fox News.

"E noi sappiamo che Donald Trump ha mostrato una vera preoccupante disponibilità a sostenere Putin", ha poi aggiunto.

"Penso che l'esposizione dei fatti sollevi la questione sull'interferenza russa nelle nostre elezioni, nella nostra democrazia" ha detto la Clinton nell'intervista. Le sue parole sono destinate a far aumentare ulteriormente la tensione tra Washington e Mosca per la vicenda che rischia di diventare un nuovo, preoccupante, elemento di questa sorta di nuova guerra fredda tra le due super potenze.

La dichiarazione della candidata democratica arriva dopo che ieri era stato annunciato che l'Fbi, insieme al dipartimento di Giustizia, sta indagando su un nuovo attacco hacker contro il partito democratico. Ed esperti di cyber sicurezza, e fonti dell'amministrazione, hanno pochi dubbi sul fatto che vi siano i servizi russi dietro a queste violazioni.

Ad infiammare ancora di più la situazione, nei giorni scorsi era arrivata la provocazione di Trump che, confermando di fatto di essere anche lui convinto che l'ordine agli hacker sia arrivato da Mosca, ha esortato la Russia a "trovare le mail sparite dal sistema di posta privato di Clinton". Di fronte alle accuse di incitamento allo spionaggio, e le critiche arrivate anche dai repubblicani, Trump ha fatto una delle sue solite piroette affermando che la sua era "una battuta sarcastica".

Julian Assange ha difeso intanto la decisione di non rivelare la fonte delle 19mila mail del comitato democratico pubblicate da Wikileaks. "A noi non interessa che sia eletta Hillary Clinton o Donald Trump: quello che ci interessa è che il materiale che pubblichiamo sia sempre accurato e che le nostre fonti siano protette" ha detto intervistato dalla Nbc.

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