Sarebbero una decina gli uomini delle forze speciali italiane, probabilmente dell'esercito, che si troverebbero in Libia. La notizia, anticipata da Repubblica è stata confermata all'Adnkronos. Le forze speciali non sarebbero coinvolte in nessuna missione specifica sul territorio e assolutamente non prenderebbero parte ad alcun tipo di combattimento. Le stesse fonti fanno presente che è probabile che il Copasir fosse informato già da tempo del loro invio, visto che, gli uomini delle forze speciali, è presumibile siano in stretto contatto con l'Aise.
TRIPOLI - L'Italia riapre l'ambasciata a Tripoli, chiusa dal febbraio del 2015, e nomina ambasciatore Giuseppe Perrone. La nomina, a quanto si apprende, e' stata decisa dal Consiglio dei ministri. Già console generale a Los Angeles, Perrone è l'attuale vice direttore generale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente della Farnesina.
SIRTE - Intanto, le forze dell'operazione 'Al-Bunyan Al-Marsoos', fedeli al governo di concordia guidato dal premier libico Fayez al-Serraj, hanno preso il controllo del centro Ouagadougou, quartiere generale dell'Is a Sirte. Lo ha riferito il sito d'informazione 'Libya Herald', aggiungendo che le forze filo-Serraj hanno conquistato anche l'ospedale Ibn Sina e l'università. Secondo fonti del governo di concordia nazionale, gruppi di jihadisti restano ancora asserragliati in tre quartieri residenziali di Sirte e in un altro complesso vicino al lungomare. L'annuncio della completa liberazione della città, hanno specificato, arriverà quando anche queste zone saranno liberate dall'Is.
