Lo Stato islamico (Is) ha rivendicato una serie di attentati che hanno colpito oggi varie località della Siria. Diverse esplosioni si sono verificate contemporaneamente in aree sotto il controllo governativo a Homs, Tartous, nel Rif di Damasco e in quelle sotto il controllo delle Unità di protezione curde (Ypg) nelle città nordorientali di al-Hasakah e al-Qamishli, con un bilancio di almeno 53 vittime.
L'agenzia di stampa legata all'Is 'Amaq' ha fatto sapere che tutte le operazioni hanno la firma dell'organizzazione jihadista. A Saboura, nel Rif occidentale di Damasco, un miliziano si è fatto esplodere con un'autobomba presso un check-point del regime. A Homs un altro kamikaze ha preso di mira un check-point governativo all'ingresso del quartiere di al-Zahra.
A Tartous gli attentati kamikaze sono stati tre, tutti con autobomba: la prima contro un check-point presso il ponte Arzouna e le altre due contro le forze di sicurezza accorse sul luogo della prima esplosione hanno provocato decine di morti e feriti, come precisa l'agenzia 'Amaq'.
Ad al-Hasakah, un kamikaze con la cintura esplosiva si è fatto saltare in aria presso un check-point delle forze di sicurezza curde 'Asaysh' nel quartiere di al-Masaken causando 15 morti e feriti, mentre nella città di al-Qamishli un ordigno è stato fatto esplodere in mezzo a una pattuglia delle Ypg curde lungo la via Corniche con un bilancio di sette morti e feriti. Stando alle informazioni diffuse dal regime e dagli attivisti, le vittime sono oltre 50, la maggior parte delle quali a Tartous, dove si contano più di 38 morti tra cui civili.