Altri 2 corpi sono stati trovati tra le macerie del cantiere crollato ieri a Tel Aviv e la polizia fa sapere che si tratta di due operai. Sale dunque a quattro il bilancio delle vittime dell'incidente, mentre fonti locali riferiscono che centinaia di soldati sono al lavoro per ritrovare le tre persone ancora disperse.
Sono invece più di 20 le persone rimaste ferite dopo che un parcheggio in costruzione è crollato a Ramat HaChayal, quartiere commerciale dove negli ultimi anni alcuni marchi hi-tech hanno aperto i loro uffici. Un testimone ha dichiarato alla radio israeliana che quando il cantiere è crollato la sensazione è stata quella di sentire un terremoto. Resta al momento vietato l'accesso all'area, circondata dalle forze dell'ordine.
Ancora ignota la causa dell'incidente. Secondo alcuni esperti, l'episodio riflette il problema della violazione delle norme di sicurezza in ambito edilizio. Solo lo scorso maggio il ministero dell'Economia e l'istituto di previdenza nazionale avevano pubblicato uno studio che annoverava Israele tra i Paesi occidentali con il tasso più elevato di incidenti nei siti in costruzione. Dal 2000 al 2015, argomentava lo studio, 480 persone sono morte in circostanze simili.