Ahmad Khan Rahami, l'uomo arrestato per le bombe in New Jersey e a New York, era stato segnalato per ben due volte alle agenzie investigative federali americane. Lo rivela il 'New York Times' che cita due funzionari di polizia.
La prima volta, scrive il quotidiano, è stato quanto tornò nel marzo 2014 dal Pakistan. Insospettiti dal suo viaggio, gli uomini della dogana segnalarono il 28enne al National Targeting Center, l'agenzia federale che valuta se una persona costituisce una minaccia per la sicurezza. La segnalazione, una delle migliaia fatte ogni anno, arrivò poi all'Fbi e alle altre agenzie di intelligence. Ma Ahmad fu comunque fatto rientrare negli Usa.
Cinque mesi dopo fu il padre che, in seguito ad una violenta lite familiare, avvisò la polizia preoccupato delle simpatie terroristiche del figlio. Gli agenti federali allora esaminarono nuovamente i viaggi del giovane, ma, nonostante la denuncia del padre e le precedenti segnalazioni del 2014, non furono trovati elementi per giustificare un'indagine approfondita. Rahami - afferma ancora il Nyt - non fu nemmeno interrogato.
Intanto, l'attentatore è ancora intubato e privo di coscienza all'University Hospital di Newark, dove è stata portato in seguito a una sparatoria con la polizia. Lo ha riferito il portavoce dell'Fbi Bob Reilly, spiegando che il il 28enne ha subito un intervento chirurgico e la polizia deve ancora attendere per interrogarlo.
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