L'Ue sarà "intransigente" sul rispetto "integrale" delle quattro libertà del mercato unico (circolazione di merci, capitali, servizi e persone) nei negoziati con il Regno Unito per l'uscita dall'Unione. Lo sottolinea il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker, parlando a Parigi, all'Istituto Jacques Delors, in un discorso trasmesso dai servizi audiovisivi della Commissione. Juncker avverte gli industriali del Continente a non impegnarsi in "pourparler" segreti con il governo britannico: le istituzioni europee, dice, sul punto non cederanno poiché, se lo facessero, decreterebbero l'inizio della fine dell'Europa unita.
"Senza parlare di Brexit hard o soft, che non so cosa voglia dire - afferma Juncker - è evidente che, se il Regno Unito vuole avere libero accesso al mercato interno, tutte le regole e tutte le libertà che riguardano il mercato interno devono essere rispettate integralmente. Non si può stare con un piede dentro e l'altro fuori".
"Dobbiamo essere intransigenti - aggiunge Juncker - vedo le manovre, con il Regno Unito, il suo governo e il milieu che gli è vicino stanno già spiegando agli industriali del continente che, sì, bisognerà che le relazioni siano le più tranquille possibili. Certo. Che siano le più amichevoli possibili. Certo".
"Ma - sottolinea il presidente dell'esecutivo Ue - l'industria europea non dovrebbe impegnarsi in dei pourparler segreti dentro stanze oscure con il governo britannico, per poi venire di qui a un anno a dire alla Commissione e al Consiglio che non si può fare altrimenti, che bisogna commerciare come prima con il Regno Unito, che questa libera circolazione delle persone è una piccola cosa in confronto all'ampiezza dei vantaggi che possiamo trarre dalle relazioni commerciali con il Regno Unito".
"Se cominciamo a 'smagliare' il mercato unico seguendo l'arbitrio di uno Stato che ha deciso di lasciare, noi inauguriamo la fine dell'Europa, dei suoi principi fondativi, di tutto ciò che fa l'Europa nobile e riuscita", conclude Juncker.
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