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Scintille Clinton-Trump. Lui: "Ti manderei in carcere"

10 ottobre 2016 | 08.05
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Donald Trump e Hillary Clinton (Foto Afp) - AFP
Donald Trump e Hillary Clinton (Foto Afp) - AFP

Uno scontro aspro sui "commenti da spogliatoio" quello di questa notte fra Hillary Clinton e Donald Trump, il secondo dei tre confronti in vista delle elezioni presidenziali americane di novembre, un dibattito teso sin dall'inizio, con i due candidati che hanno evitato perfino di stringersi la mano e con il secondo che è arrivato a minacciare la rivale del "carcere" se fosse presidente.

Clinton-Trump, il secondo round in tv se lo aggiudica Hillary

Come era stato ampiamente previsto, la registrazione del 2005 in cui Trump parla delle donne in termini deplorevoli (e condannati come tali all'interno del suo stesso partito) ha dominato l'evento in cui il Tycoon, che si è rifiutato di rendere pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi, è stato anche costretto ad ammettere di aver evitato di pagare le tasse, dopo un tracollo nel 1995 grazie alle deduzioni che gli hanno consentito di farlo, a livello federale, per 18 anni.

"Sono molto imbarazzato da questo video, non mi piace niente, ma sono commenti da spogliatoio. Io sconfiggerò l'Is, sconfiggeremo l'Is...dovremmo parlare di cose più importanto", ha detto Trump, cercando di associare commenti maschilisti alla capacità di schiacciare il nemico. Il moderatore lo ha quindi incalzato, chiedendogli se avesse nella realtà fatto ciò che descrive nelle battute oramai celebri, e lui ha risposto "no".

"Confronto a Bill Clinton, le mie sono state parole, le sue azioni", ha dichiarato Trump che prima del dibattito aveva organizzato una conferenza stampa con quattro donne che si presentano come vittime dei Clinton, tre delle quali avevano già accusato l'ex presidente e marito della candidata democratica di abusi sessuali. "Trump può aver detto cose sbagliate, ma Bill Clinton mi ha violentata e Hillary mi ha minacciato", ha detto ieri Juanita Broaddrick, ha accusato Bill Clinton di abusi nel 1978 .

"Quello che abbiamo visto e ascoltato venerdì è stato Donald che parlava delle donne, cosa pensa delle donne, quello che fa alle donne. Dice che quel video non lo rappresenta. Ma penso che sia chiaro a tutti coloro che lo hanno ascoltato che rappresenta esattamente il suo modo di essere", l'affondo di Clinton.

"Io ero in disaccordo con i precedenti candidati repubblicani sulla politica, le politiche, i principi, ma non ho mai messo in discussione il loro essere in grado di governare. Donald Trump è diverso. Ho detto sin da giugno che non è in grado di essere presidente e comandante in capo e molti repubblicani e indipendenti hanno detto la stessa cosa", ha aggiunto la candidata democratica, che ha anche accusato il suo rivale di aver fatto dichiarazioni "oscure e molto divisive sui musulmani".

Dopo la diffusione del video venerdì, dimostra un sondaggio della Abc, il 43% degli intervistati è convinto che Trump debba ritirarsi dalla competizione elettorale, mentre il 57% ritiene che debba continuare.

Clinton ha detto che "Trump deve assumersi la responsabilità per le sue azioni e le sue parole". E il suo rivale ha colto la palla al balzo per elencare le accuse per cui Hillary, incluso il suo uso del server privato per le mail quando era segretario di stato dal 2009 al 2013. "Mi spiace dirlo, ma se vinco darò istruzioni al mio 'attorney general' di nominare un procuratore speciale per fare luce sulla questione delle mail perché non ci sono state così tante bugie".

"Tutto quello che ha appena detto è assolutamente falso", ha risposto Clinton sottolineando come "elemento positivo il fatto che una persona con il carattere di Trump non sia responsabile della legge nel nostro Paese". "Perché in tal caso saresti in carcere", la risposta del rivale. "Negli Stati Uniti non minacciamo di incarcerare oppositori politici", il commento a caldo dell'ex Attorney general Eric Holder.

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