Paul Ryan molla Donald Trump. Lo speaker della Camera dei rappresentanti non farà più campagna a sostegno del candidato repubblicano né lo difenderà, secondo quando ha detto al 'Washington Post' una fonte presente ad una telefonata tra Ryan e i parlamentari del Gop.
Dopo il video con le frasi oscene e sessiste pronunciate da Trump, lo speaker repubblicano aveva annullato la sua presenza a un evento elettorale per il magnate nel Wisconsin, dicendosi "disgustato" per le parole usate dal candidato.
"Lo speaker - ha detto la portavoce di Ryan, Ashlee Strong - passerà il prossimo mese concentrandosi esclusivamente nella difesa delle nostre maggioranze al Congresso". Secondo la fonte presente alla telefonata, il presidente della Camera dei rappresentanti ha comunicato ai parlamentari di non sentirsi più in dovere di difendere Trump nel caso in cui temano che il sostegno al tycoon possa indebolire le loro possibilità di rielezione.
"Dovete fare tutto quello che è meglio per voi e per il vostro distretto", ha detto Ryan, che non ha precisato se ritirerà il suo endorsement ufficiale.
La leadership repubblicana della Camera ha convocato la conference call con i deputati, i cui toni sono stati definiti "nervosi" da un'altra fonte, questa mattina, dopo il secondo dibattito con Hillary Clinton, segnato da toni molto aspri e che è stato vinto anche questa volta dalla candidata democratica.