Continuare a sostenere Donald Trump per i repubblicani "non ha senso". In North Carolina per un evento a sostegno di Hillary Clinton, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si rivolge direttamente ai leader e militanti del Gop e dice: "Il fatto che ci sia adesso gente che dice, non lo approviamo per niente, siamo veramente in disaccordo, troviamo i suoi commenti disgustosi, ma continuiamo a sostenerlo, pensiamo ancora che debba essere presidente, ecco, questo per me non ha senso".
"Se qualcuno fa qualcosa di terribile o non si dimostra qualificato per l'incarico, posso perdonarlo, credo, se è sincero - ha continuato Obama, riferendosi alla posizione, tra l'altro, dello speaker della Camera, Paul Ryan, che ha detto non farà più campagna per Trump, anche se non ha ufficialmente ritirato il suo appoggio - Ma non voglio necessariamente che guidi il Paese, giusto? Così, non si può ripetutamente denunciare quello che qualcuno dice e poi affermare, lo sostengo ancora perché sia la persona più potente del pianeta".
Dunque, si è chiesto il presidente parlando a Greensboro, "perché c'è voluto tanto tempo" perché molti repubblicani prendessero le distanze dal magnate"?. "Sapevamo che sarebbe successo, era da tempo che diceva cose veramente brutte. Cosa pensavano? - ha continuato Obama - Che semplicemente si sarebbe trasformato? Io ho 55 anni ed è dura per me cambiare. So che a 70 anni è ancora più difficile".
Poi, in un riferimento al video della settimana scorsa pieno di commenti osceni e sessisti che hanno scatenato la rivolta nella leadership del Gop e che il portavoce della Casa Bianca ha definito "ripugnanti", Obama ha scandito: "Non bisogna essere un marito o un padre per ascoltare quello che abbiamo sentito nei giorni scorsi e dire che non è bello. Basta solo essere un essere umano dignitoso per dire che non è bello".
Adesso, invece, "siamo in una situazione in cui c'è una persona che dice cose che nessuno tollererebbe neanche se chiedesse un lavoro a 7-Eleven" (catena di piccoli supermercati americani, ndr), ha detto ancora il presidente. Che poi, tornando sul sostegno dei repubblicani, ha concluso: "Sento che ci sono persone che dicono, sono cristiano e dunque perdono, perché nessuno è perfetto. Va bene, è vero. Certamente io non sono perfetto, nessuno è perfetto. E anch'io credo nel perdono e nella redenzione. Ma questo non significa che eleggerò presidente questa persona".
.jpg)
