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Consigliere di Trump: "Gulen è il Bin Laden dei turchi, va estradato"

10 novembre 2016 | 12.54
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Gli Stati Uniti di Donald Trump dovrebbero rafforzare i rapporti con la Turchia ed estradare il predicatore Fethullah Gulen, che Ankara considera la mente del tentativo di golpe del 15 luglio. Lo ha affermato Michael Flynn, ex direttore della Defense Intelligence Agency nonché consigliere di Trump sulla sicurezza nazionale.

Secondo Flynn, Gulen è "un losco mullah islamico che risiede in Pennsylvania" e "l'Osama bin Laden della Turchia". Nel suo blog sul sito 'The Hill', Flynn ha ricordato che il predicatore ha una fitta rete di scuole e ong negli Stati Uniti e che ha finanziato la campagna di Hillary Clinton.

"E' tempo - ha scritto - che guardiamo con occhi nuovi all'importanza della Turchia e che mettiamo le nostre priorità nella giusta prospettiva". "Dobbiamo rivedere - ha proseguito - la nostra politica estera e riconoscere la Turchia come una priorità. Dobbiamo vedere il mondo dalla prospettiva turca".

Secondo un recente dossier di Usa Today, i seguaci di Gulen sono tra i finanziatori della campagna della ex candidata democratica alla Casa Bianca. Il quotidiano scriveva che Adil Oksuz, professore di Istanbul legato a Gulen e "accusato dal governo turco di aver coordinato il golpe fallito di luglio, è dietro alcuni contributi sospetti del 2014 a un super-Pac (Political action committee, un comitato di raccolta fondi, ndr) a sostegno della candidata repubblicana Hillary Clinton".

Il quotidiano parlava di ricche donazioni a favore di Clinton da parte di Oksuz e di altri affiliati al Turkish Cultural Center di New York, legato a Gulen. Si elencavano donazioni da 5.000 o 20.000 dollari, ma anche una da 500.000 e una da un milione.

Proprio l'estradizione di Gulen, richiesta da Ankara e finora negata da Washington, è stato uno dei principali motivi di scontro tra la Turchia e l'amministrazione di Barack Obama negli ultimi mesi. Nelle scorse ore, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha telefonato a Trump per congratularsi. Secondo fonti del palazzo presidenziale citate dall'agenzia Anadolu, Erdogan ha detto a Trump di ritenere che i rapporti bilaterali si rafforzeranno ulteriormente e ha ricordato che Turchia e Usa sono alleati uniti da "reciproco rispetto, reciproco vantaggio e valori condivisi".

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