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Zuckerberg: "Le bufale su Facebook non hanno influenzato il voto"

13 novembre 2016 | 10.47
LETTURA: 3 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Le bufale su Facebook non hanno influenzato le elezioni". Mark Zuckerberg non vuol sentir parlare della sua creatura come di uno strumento 'pro Trump'. Notizie false o non verificate hanno trovato ampio spazio sui social network. Hanno contribuito a indirizzare il voto verso il candidato repubblicano danneggiando Hillary Clinton? Per Zuckerberg la risposta, articolata in un lungo post, è 'no'.

"Voglio condividere alcune riflessioni su Facebook e sulle elezioni. Il nostro obiettivo è dare voce a tutti, crediamo profondamente nelle persone. Il presupposto in base al quale la gente capisce cosa sia importante nella sua vita e possa esprimere la propria opinione non ha guidato solo la nostra comunità, ma la democrazia in generale", è la premessa. "A volte, quando le persone si esprimono, dicono cose che appaiono sbagliate e supportano individui con cui altri non sono d'accordo. Dopo le elezioni, molti chiedono se le bufale abbiano influenzato il risultato e quale sia la nostra responsabilità nel prevenire la diffusione di false notizie. Sono questioni assolutamente importanti, voglio trattarle nel modo corretto e voglio offrire la miglior spiegazione possibile", aggiunge

"Di tutti i contenuti su Facebook, più del 99 % di quello che la gente vede è autentico. Solo una piccola percentuale è costituita da notizie false e bufale, che non sono limitate ad una particolare visione politica. Nel complesso, quindi, è altamente improbabile che le bufale abbiano modificato l'esito di queste elezioni in un senso o nell'altro", afferma Mr Facebook.

"Detto questo, noi non vogliamo notizie fasulle su Facebook. Il nostro obiettivo è mostrare alla gente il contenuto più significativo e gli utenti chiedono notizie certe. Abbiamo già iniziato a lavorare per consentire alla nostra comunità di individuare quali sono le bufale e possiamo fare ancora di più. Abbiamo fatto progressi e continueremo a lavorare su questo per migliorare ulteriormente", spiega ancora.

"In questo settore, ritengo che si debba procedere con molta attenzione. Identificare la 'verità' è complicato. Mentre alcune bufale possono essere smascherate integralmente, una maggiore quantità di contenuti, anche provenienti da fonti mainstream, spesso propongono un'idea di base corretta, ma alcuni dettagli sono errati o vengono omessi", è l'analisi di Zuckerberg. "Una quantità anche maggiore di contenuti esprimono un'opinione non condivisa da molti e per questo vengono bollati come non corretti, mentre in realtà lo sono. Sono fiducioso, possiamo trovare il modo in cui la nostra comunità possa dirci quale contenuto è più significativo. Ma dobbiamo essere molto cauti nel diventare noi stessi giudici della verità".

Nel complesso, scrive tornando sul ruolo di Facebook, "sono orgoglioso del ruolo con cui abbiamo dato voce alle persone in queste elezioni. Abbiamo aiutato più di 2 milioni di persone a registrarsi per il voto. E in base alle nostre stime un numero simile di persone, che altrimenti sarebbero rimaste a casa, sono andate a votare. Abbiamo aiutato milioni di individui a connettersi con i candidati per poterli ascoltare direttamente ed essere informati meglio. E, cosa più importante, abbiamo dato a decine di milioni di persone gli strumenti per condividere miliardi di post e di reazioni su queste queste elezioni. Gran parte di questo dialogo non sarebbe potuto avvenire senza Facebook.

"Questa sono state elezioni storiche, molto dolorose per tante persone. Tuttavia, penso sia importante cercare di capire il punto di vista delle persone schierate dall'altra parte. Nella mia esperienza, gli individui sono buoni, e anche se forse non ti senti così oggi, credere nella gente porta a risultati migliori nel lungo termine", conclude.

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