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Siria, raid contro due ospedali: uno è distrutto

14 novembre 2016 | 11.02
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Ancora attacchi contro gli ospedali in Siria. L'Osservatorio siriano per i diritti umani denuncia come nelle ultime ore siano stati colpiti da una serie di raid un ospedale di al-Atarib e uno di Kafr Naha, nel Rif occidentale di Aleppo . Le due strutture sarebbero state colpite "in contemporanea" e ci sono feriti tra il personale medico.

L'ospedale di al-Atarib è stato raggiunto da cinque raid che hanno distrutto le sale operatorie, la farmacia e le sale di attesa, così come le ambulanze della struttura, come riferiscono gli attivisti dell'Osservatorio. Secondo quanto si legge sul sito web della ong con sede in Gran Bretagna e legata alle opposizioni, alcuni medici che si trovavano all'interno dell'ospedale sono rimasti feriti insieme a una donna che abita vicino alla struttura. L'abitazione della donna è stata distrutta dai raid, aggiungono gli attivisti, spiegando che è la quarta volta in un anno che l'ospedale viene colpito.

Non si hanno notizie di vittime a causa dell'attacco contro l'ospedale di Kafr Naha, colpito - secondo l'Osservatorio - per la terza volta in appena un mese.

Nuovi bombardamenti hanno colpito stamani anche la località di Anadan, 12 km a nord della città di Aleppo. Il bilancio degli attivisti della Rete siriana per i diritti umani parla di almeno quattro bambini uccisi. Le vittime appartenevano tutte alla stessa famiglia.

Ieri, secondo gli attivisti, almeno 38 civili - compresi sei minori e due donne - sono morti in operazioni attribuite alle forze del regime e agli alleati russi in Siria.

Continuano i raid aerei anche sul campo profughi palestinese di Khan Eshieh, nel Rif occidentale di Damasco. Dopo che ieri gli elicotteri del regime avevano colpito una moschea del campo, uccidendo l'imam e il muezzin, i raid russi hanno preso di mira nella notte la sede della Protezione civile locale mettendola fuori uso.

Ed è di almeno 50 morti tra civili e militari il bilancio degli scontri cui si è assistito nella città di Azaz, nel nord della Siria, e che hanno visto contrapporsi alcune fazioni dell'opposizione armata siriana. Lo hanno rivelato fonti dell'opposizione armata siriana, precisando che le violenze hanno coinvolto da una parte le brigate degli Ahrar al-Sham, al-Safwa al-Islamiyah e le Brigate del Nord, dall'altra parte al-Jabhah al-Shamiyah.

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