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Filippine, spoglie dell'ex dittatore Marcos sepolte nel cimitero degli Eroi di Manila

18 novembre 2016 | 15.50
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(Afp)
(Afp)

Quasi senza preavviso, la salma dell'ex dittatore filippino Ferdinand Marcos è stato sepolta oggi con gli onori militari nel cimitero degli Eroi a Manila nel corso di una cerimonia privata e segreta alla presenza della moglie, dei figli e dei nipoti. Come riferiscono i media locali, il corteo funebre con la bara coperta da una bandiera era accompagnata dai militari ed è stata salutata con 21 colpi di fucile in segno di omaggio. Una cerimonia postata dalla figlia di Marcos, Imee, in un video di Facebook.

La polizia ha annunciato l'inumazione poche ore prima dell'arrivo della bara e ha schierato di fronte al cimitero centinaia di poliziotti in tenuta antisommossa, per arginare eventuali proteste. Ma l’evento ha causato rabbia e sconcerto e molti manifestanti, con indosso camicie, bracciali o fasce nere e striscioni con scritte come "Marcos non è un eroe" e "Mai dimenticare", si sono riversati in strada a Manila. I manifestanti hanno marciato verso il luogo dove ci fu la rivolta popolare del 1986 che pose fine alla dittatura di Marcos, mentre migliaia di studenti e dipendenti hanno lasciato le loro aule e uffici per contestare il funerale.

Marcos, morto nel 1989 nelle Hawaii, ha governato le Filippine per due decenni prima di venire cacciato in seguito a una sommossa popolare nel 1986. I suoi resti furono riportati nelle Filippine nel 1993 e da allora si trovavano in una cripta refrigerata in un mausoleo di Batac, la sua città natale provincia di Ilocos Norte, 470 km da Manila. La moglie Imelda Marcos ha combattuto per 25 anni per avere questo funerale e dieci giorni fa la Corte suprema, respingendo le obiezioni dei gruppi per la difesa dei diritti umani, ha stabilito che la salma di Marcos potesse rientrare nel paese ed essere sepolto nel cimitero.

Dal vertice della Cooperazione economica asiatico-pacifica (Apec) a Lima, in Perù, il presidente filippino Rodrigo Duterte - che aveva dato il via libera alla cerimonia ad agosto mantenendo una promessa elettorale - ha invitato i gruppi anti-Marcos a "conformarsi alla sepoltura", promettendo che avrebbe consentito lo svolgimento delle proteste "a condizione che queste siano legali e pacifiche".

"Questo è un giorno nero per la storia della nazione, perché un tiranno, un assassino e un ladro è celebrato come un eroe da uno stato di oligarchi e traditori", ha affermato da parte sua il gruppo di difesa dei diritti umani Karapatan in una dichiarazione.

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