L'ex primo ministro francese Francois Fillon ha vinto la gara per diventare il candidato conservatore alle elezioni presidenziali del prossimo anno, battendo l'ex presidente Nicolas Sarkozy, secondo i risultati preliminari di primarie di domenica.
Il primo infatti, stando ai risultati relativi al 92% dei seggi, ha ottenuto il 44,2% delle preferenze, distaccando ampiamente Alain Juppé (28,5%), considerato il favorito fino a prima dell'ultimo dibattito, e Sarkozy (21%) di Sarkozy.
Fillon e Juppé si affronteranno in un secondo turno ballottaggio il 27 novembre.
Gli altri candidati hanno ottenuto, rispettivamente, il 2,5% Nathalie Kosciusko-Morizet, 2,4% Bruno Le Maire, 1,4%, Jean-Frédéric Poisson, 0,3%. I risultati definitivi verranno diffusi a fine mattinata.
Sarkozy ha accettato la sconfitta e ha detto che voterà per Fillon nel ballottaggio: "Non sono amareggiato. Voglio solo ciò che è meglio per il paese". E ha poi aggiunto che pensa di ritirarsi dalla vita politica: "E' tempo per me di iniziare una vita più dedita al privato e meno al pubblico".
La vittoria di Fillon rischia di acuire le tensioni esistenti ai vertici del potere esecutivo tra il presidente François Hollande e il primo ministro Manuel Valls. Lo scrive il quotidiano francese 'le Monde' in un commento in cui sottolinea che se nell'entourage di Hollande si guarda tutto sommato con ottimismo al futuro (il risultato ottenuto da Fillon dimostrerebbe tra l'altro che i sondaggi sbagliano) le persone vicine a Valls considerano l'esito del primo turno di cattivo augurio per Hollande, qualora decidesse di candidarsi. Perché sarebbe la prova di un riflesso divenuto sistematico tra gli elettori, quello di cercare di accelerare l'uscita di scena dei politici di lungo corso. E poi per Valls, che non perde occasione per prendere le distanze da Hollande, la vittoria di Fillon rappresenta un test, e dimostra qualcosa, scrive ancora il giornale: essere un primo ministro che rompe con il suo ex capo dello Stato, come Fillon ha fatto con Sarkozy durante la campagna per le primarie, alla fine paga.
