E' di almeno 32 civili uccisi e oltre 50 feriti, tra cui molti bambini, il bilancio di un attacco kamikaze che ha colpito un gruppo di sciiti riuniti in una moschea e nell'adiacente madrasa della capitale afghana Kabul.
L'attacco è stato rivendicato dal sedicente Stato Islamico (Is) tramite l'organo di propaganda Amaq. Lo riferisce 'Site', il sito di monitoraggio delle pubblicazioni jihadiste sui social media.
Nel mirino è finita la moschea Baqir-ul Olum, nella parte occidentale della città. Il presidente afghano, Ashraf Ghani, ha accusato i "nemici dell'Afghanistan" di voler "creare divisioni tra la popolazione su base etnica", mentre il chief executive del governo di Kabul, Abdullah Abdullah, ha denunciato un "crimine di guerra".
"Una atrocità" la dura condanna della Missione delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama).
A ottobre l'Is aveva rivendicato un attacco suicida contro un'altra moschea sciita a Kabul che ha fatto 16 morti.