Il regime siriano accusa il "nemico israeliano" e conferma l'attacco con "missili" contro la base aerea militare di Mezzeh, a sudovest di Damasco. "Diversi missili lanciati dal nemico israeliano dai territori occupati sono caduti nei pressi dell'aeroporto militare di Mezzeh provocando un incendio, ma senza fare vittime", scrive l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana dopo la notizia diffusa dalla tv libanese al-Mayadeen di raid contro la base aerea.
Una fonte militare citata dalla Sana accusa "il nemico israeliano per questi tristi tentativi di appoggiare gruppi terroristici con l'obiettivo di risollevarne il morale" e afferma che questa strategia "non farà altro che rafforzare la nostra determinazione a eliminare i gruppi terroristici legati all'entità sionista, che ha tutta la responsabilità delle conseguenze di questi attacchi criminali".
Il portale di notizie al-Masdar, ritenuto vicino al regime siriano, afferma invece che le esplosioni sono state provocate da un incendio divampato all'interno della base e non da un raid.
Negli ultimi giorni almeno in altre due occasioni l'aviazione israeliana è stata accusata di aver colpito obiettivi in Siria. Il 27 novembre sarebbe stato colpito un obiettivo in territorio siriano, nei pressi delle Alture del Golan, dopo un attacco contro una pattuglia di militari dello Stato ebraico.
Mercoledì scorso, poi, l'agenzia Sana ha denunciato un attacco con "due missili lanciati da caccia del nemico israeliano alla periferia di Damasco", caduti nella zona di al-Subbura (tra la capitale e il confine con il Libano), in un'operazione effettuata "dallo spazio aereo libanese" che "non ha provocato vittime". Una versione diversa di quanto avvenuto quel giorno è stata invece fornita da fonti citate dal giornale Rai al-Youm, che ha dato notizia di quattro missili che avrebbero centrato un deposito di armi dell'esercito siriano e diversi mezzi in viaggio nei pressi dell'autostrada tra Damasco e la capitale libanese, descritti come parte di un convoglio carico di armi destinate ai miliziani di Hezbollah (dispiegati in Siria al fianco delle forze di Bashar al-Assad).
