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Trump sceglie ex generale Kelly per la Sicurezza interna

07 dicembre 2016 | 19.45
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Dopo Mike Flynn e James Mattis, Donald Trump sceglie un altro generale per la sua amministrazione, nominando John Kelly alla guida del dipartimento di Sicurezza Interna. A riportare la notizia è il New York Times.

E come per gli altri due generali, uno consigliere per la Sicurezza Nazionale e l'altro capo del Pentagono, anche Kelly si è distinto per le critiche alle politiche del presidente Obama, in particolare per quanto riguarda le donne in ruoli di combattimento e per la chiusura di Guantanamo.

Ma la scelta di Kelly - che fino allo scorso febbraio guidava l'U.S. Southern Command, che coordina le operazioni militari in centro e sud America ed ha anche la supervisione della prigione di Guantanamo - è una chiara dichiarazione di intenti riguardo alla volontà di rafforzare, se non militarizzare, la difesa dei confini meridionali lungo il quale, come è noto, Trump ha promesso di costruire un muro.

Il 66enne generale dei Marine in pensione - dopo una carriera militare di 40 anni, che non ha interrotto anche quando il figlio minore, il tenente Robert Michael Kelly, è morto in un'azione di combattimento in Afghanistan nel novembre del 2009 - ha infatti più volte lanciato l'allarme riguardo al fatto che dal Messico possono entrare negli Stati Uniti, insieme al flusso di migranti, droga e terroristi, attaccando i "burocrati" di Washington che non prendono in considerazione queste minacce.

In un'audizione alla commissione Forze Armate del Senato, lo scorso anno Kelly ha detto che le rotte seguite per la tratta degli esseri umani lungo il confine meridionale costituiscono "una potenziale vulnerabilità per la nostra patria". E nel 2014 aveva affermato che il mancato impegno militare in America Centrale ha creato un vuoto di cui si stanno approfittando le reti criminali.

Sarebbero state posizioni del genere, insieme a una grande conoscenza del confine meridionale, a spingere quindi Trump a scegliere il suo terzo generale - un quarto, David Petraeus, è ancora in predicato per il dipartimento di Stato - per la sua amministrazione, preferendo altri candidati 'civili', come Michael McCaul, presidente della commissione della Camera per la sicurezza interna.

Trump ha inoltre scelto Scott Pruitt, procuratore generale dell'Oklahoma a capo dell'Environmental Protection Agency (Epa), l'Agenzia federale dell'ambiente. Lo hanno riferito fonti del Transition team, sottolineando la determinazione di Trump a smantellare l'agenda sui cambiamenti climatici di Barack Obama. Pruitt, 48 anni, è - come sottolineano molti media americani - uno stretto alleato dell'industria dei combustibili fossili.

In un'intervista alla Nbc Trump ha poi rivelato che l'annuncio del nome del nuovo segretario di Stato verrà fatto la prossima settimana. L'ipotesi della nomina dell'ex candidato alla Casa Bianca Mitt Romney, ha detto Trump, non è del tutto tramontata anche se, ha ammesso, "abbiamo avuto enormi difficoltà tra di noi".

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