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Migranti, Europarlamento: "Stati membri non diffondano paure per guadagnare voti"

13 dicembre 2016 | 15.44
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(Afp)
(Afp)

Gli Stati membri dell'Ue devono astenersi dall'istigare tra i loro cittadini paura e odio nei confronti dei migranti e dei richiedenti asilo per ottenere vantaggi politici. Lo prevede la risoluzione sulla situazione dei diritti fondamentali nell'Ue approvata oggi a Strasburgo dal Parlamento Europeo.  

"L'Unione europea non deve affrontare solo i problemi sociali, giuridici ed economici. L'Ue deve anche affrontare la questione dei diritti fondamentali e dare il buon esempio", ha dichiarato il relatore József Nagy (Ppe, Slovacchia).  

La risoluzione affronta le principali sfide dei diritti fondamentali nell'Unione europea nel 2015, in particolare nel campo della migrazione e della protezione dei bambini, dei diritti Lgtbi e dei diritti delle minoranze. Il documento è stato approvato con 456 voti in favore, 138 contrari e 104 astensioni.

I deputati deplorano i "crescenti livelli di incitamento all'odio da parte di determinati partiti politici, media e istituzioni" e si aspettano che l'Ue sia da esempio nella lotta contro l'incitamento all'odio all'interno delle sue istituzioni.  

Facendo riferimento a una relazione di Europol secondo la quale almeno 10mila profughi non accompagnati e migranti bambini sono scomparsi nell'Unione europea nel 2015, i deputati invitano gli Stati membri a registrare e identificare i bambini, senza spaventarli, per evitare la loro scomparsa

Gli europarlamentari raccomandano inoltre di rafforzare gli strumenti esistenti per la tracciatura dei bambini scomparsi, come ad esempio le linee telefoniche europee, e chiedono agli Stati membri di incoraggiare a tenere unite le famiglie.

Il Parlamento incoraggia la Commissione a instaurare un dialogo con gli Stati membri la cui legislazione non copre i reati legati all'odio omofobico, in modo da trovare un accordo per colmare le lacune legislative esistenti.   

Ricordando che le persone appartenenti alla minoranza Rom sono soggette in modo sproporzionato a sgomberi forzati in molti Stati membri, i deputati invitano i Paesi dell'Ue a tutelare la libertà di circolazione dei Rom e a non pianificare politiche di insediamento sulla base di motivazioni etniche.  

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