Anders Behring Breivik, responsabile dell'uccisione di 77 persone nel luglio del 2011 a Oslo e sull'isola di Utoya, torna in tribunale e si esibisce nuovamente nel saluto nazista. Breivik ha denunciato le proprie condizioni di detenzione: lo scorso anno aveva avviato un'azione legale contro le autorità statali norvegesi ed i responsabili carcerari per contestare le restrizioni cui è sottoposto in base alla condanna a 21 anni di reclusione che gli è stata comminata.
Tra queste il costante e totale isolamento rispetto agli altri detenuti e la presenza di una barriera in sede di incontri tra il detenuto e i suoi legali. Una corte distrettuale aveva sentenziato ad aprile che alcune delle sue condizioni di detenzione erano "disumane e degradanti" e che violavano la Convenzione Europea per i diritti umani ma aveva respinto l'accusa di una censura operata sulla sua corrispondenza.
Contro la sentenza di primo grado sono ricorsi in appello - per motivi opposti - tanto lo stato quanto Breivik. L'udienza di appello si tiene nella prigione di massima sicurezza di Skien, a due ore da Oslo, dove Breivik è rinchiuso dal 2013.