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Dipartimento giustizia Usa ricorre contro blocco stop a immigrati

04 febbraio 2017 | 07.29
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Manifestazioni contro Trump (Foto Afp) - AFO
Manifestazioni contro Trump (Foto Afp) - AFO

Il dipartimento di Giustizia americano ha presentato un ricorso in appello contro la sentenza del giudice James Robart, che aveva sospeso l'ordine esecutivo con cui il presidente Donald Trump bloccava l'ingresso negli Usa per 90 giorni di cittadini provenienti da sette Paesi musulmani. "Noi vinceremo. Per la sicurezza del Paese vinceremo", ha detto ieri sera il presidente Trump al suo arrivo, insieme con la first lady Melania, al gala della Croce Rossa, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un commento sul ricorso.

In attesa però che i giudici si esprimano, dopo la sentenza di James Robart, il Dipartimento di Stato ha annunciato la revoca della cancellazione dei visti per i cittadini di 7 paesi (Siria, Libia, Yemen, Sudan, Somalia, Iran, Iraq). Secondo i dati del Dipartimento di Stato, fino ad oggi erano stati circa 60mila gli stranieri che si erano visti "revocare provvisoriamente" il visto d'ingresso negli Usa.

"Gli individui in possesso di visti che non sono stati fisicamente cancellati possono ora viaggiare se il visto è valido", ha annunciato il Dipartimento di Stato, che sta ora lavorando insieme al Dipartimento per la Sicurezza interna per implementare il provvedimento. Già da ieri le compagnie aeree avevano ripristinato le normali operazioni a seguito dell'ordinanza del giudice. Dopo il Dipartimento di Stato, anche il Dipartimento della Sicurezza interna ha annunciato di avere sospeso le azioni di implementazione dell'ordine esecutivo emanato dal presidente.

E ieri il presidente Trump su twitter si era scagliato contro Robart: "L'opinione di questo cosiddetto giudice, che essenzialmente sottrae al nostro Paese l'applicazione della legge, è ridicola e sarà ribaltata!". Un'affermazione che seguiva quella espressa in un precedente tweet: "Quando un Paese non è più in grado di dire chi può o non può entrare e uscire, specialmente per ragioni di sicurezza, è un grande problema".

"E' interessante - è il contenuto del terzo tweet di Trump - che alcuni Paesi del Medio Oriente concordino con il bando. Sanno che se ad alcune persone è permesso entrare, ci sarà morte e distruzione!".

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