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Usa, minacce bomba contro scuole e centri ebraici

27 febbraio 2017 | 21.13
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(Xinhua)
(Xinhua)

Ancora minacce di bombe contro scuole e centri ebraici in tutti gli Stati Uniti. Secondo quanto riporta l'Huffington Post sono 16 i centri ebraici che oggi hanno ricevuto telefonate minatorie, in 12 stati diversi: Alabama, North Carolina, New York, Connecticut, New Jersey, Indiana, Pennsylvania, Florida, Maryland, Michigan, Virginia e Delaware. In alcuni casi le minacce hanno provocato l'evacuazione degli edifici.

La nuova ondata, la quinta dall'inizio dell'anno, di telefonate minatorie contro centri e scuole ebraiche è arrivata dopo che durante il weekend sono state profanate decine di tombe nel cimitero ebraico di Filadelfia. La scorsa settimana i vandali avevano attaccato il cimitero ebraico di St.Louis, in Missouri.

Durante il briefing con i giornalisti, il portavoce della Casa Bianca, Sean Spicer ha detto che il presidente Trump è "dispiaciuto e preoccupato" per questi episodi di violenza nei confronti della comunità ebraica americana. Secondo le stime del sito americano, dall'inizio dell'anno si sono registrate oltre 160 telefonate minatorie contro oltre 60 centri ebraici che, come ha sottolineato Jonathan Greenblatt, direttore della Anti-Defamation League, spesso ospitano "asili, centri anziani e doposcuola per i ragazzi".

Secondo quanto riporta il Washington Post, la polizia è intervenuta in due scuole ebraiche oggi in Maryland e Virginia interrompendo le lezioni. In entrambi gli istituti le telefonate minatorie sono arrivate, verso le nove, da un sistema di chiamate automatico. Il rabbino Mitchell Malkus, presidente della Charles E. Smith Jewish Day School di Rockville, ha dichiarato che "eravamo ben preparati, considerato quello che sta succedendo del Paese", riferendosi alle decine di minacce e telefonate minatorie che stanno arrivando da gennaio alle istituzioni ebraiche.

L'obiettivo di questa azione, ha sottolineato ancora Malkus, è "di fare salire la tensione e la preoccupazione all'interno della comunità e sfortunatamente è quello che succede di fronte a questo tipo di minacce". Una situazione che crede che sia "una diretta conseguenza del clima politico che esiste nel Paese", ha concluso Malkus dicendo che ha apprezzato la condanna arrivata dal presidente Trump, ma non l'ha considerata sufficiente. "Deve fare in modo che questi incidenti non continuino - ha concluso - vorrei vedere un messaggio più chiaro".

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