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Siria, la condanna di Putin: "Aggressione contro Stato sovrano"

07 aprile 2017 | 09.37
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Vladimir Putin (Afp) - AFP
Vladimir Putin (Afp) - AFP

Sull'azione americana in Siria arriva una dura risposta dal Cremlino, che condanna l'attacco definendolo "un'aggressione contro una nazione sovrana". L'attacco è stato sferrato sulla base di "un pretesto inventato", prosegue Mosca, per cui l'esercito siriano non dispone di armi chimiche.

Quanto accaduto arrecherà "danni significativi alle relazioni Usa-Russia" e crea "un serio ostacolo" alla costituzione di una coalizione internazionale per sconfiggere l'Is. Il presidente russo Vladimir Putin, prosegue il Cremlino, considera l'attacco un tentativo di sviare l'attenzione del mondo dalle vittime civili in Iraq dove una serie di raid della coalizione ha provocato la morte di almeno 150 persone a Mosul il mese scorso.

Putin in giornata ha presieduto una riunione del Consiglio di sicurezza per discutere in dettaglio della situazione in Siria dopo i raid che avranno "inevitabili conseguenze negative" sul fronte degli sforzi comuni per la lotta al terrorismo. Il Consiglio di sicurezza ha constatato con rincrescimento che le relazioni Usa-Russia sono danneggiate a causa del raid. In discussione anche questioni relative al proseguimento delle operazioni aeree russe in supporto alle forze siriane ma anche di temi interni alla Russia.

La Russia è stata informata dell'attacco missilistico degli Usa in Siria attraverso i canali esistenti, come ha affermato, riporta la Tass, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov aggiungendo che, tuttavia, "non c'è stata una telefonata al presidente russo Vladimir Putin".

Secondo Peskov, il raid americano "aumenta significativamente" i rischi di incidenti nel paese dilaniato dalla guerra e mette in pericolo la lotta contro il terrorismo. "Quello che è inequivocabile - ha detto - è il fatto che gli attacchi Usa sono stati fatti negli interessi dello Stato Islamico, Jabhat al-Nusra e altre organizzazioni terroristiche".

Peskov ha rifiutato di commentare la possibilità che l'esercito russo possa aumentare la sua presenza militare in difesa dell'esercito siriano. "Solo il presidente Putin può disporre l'aumento delle truppe russe in Siria", ha affermato.

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