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Nordcorea, Trump: "Con Xi buona chimica, penso ci aiuterà"

13 aprile 2017 | 07.57
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Donald Trump e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg (Afp) - AFP
Donald Trump e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg (Afp) - AFP

Con il presidente cinese Xi Jinping "c'è stata una chimica molto buona, penso che ci voglia aiutare con la Corea del Nord". Donald Trump parla del suo rapporto con Xi nel corso della conferenza stampa di ieri sera alla Casa Bianca con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg e poi in un'intervista al Wall Street Journal, nella quale sostiene - con una retromarcia rispetto a quanto detto mesi fa - che la Cina "non sta manipolando la sua moneta".

Rispondendo a una domanda sull'incontro di ieri a Mosca tra il presidente russo e il segretario di Stato americano Rex Tillerson, Trump ha detto: "Non conosco Putin, ma conosco questo signore, che è il presidente cinese, con cui ho passato molto tempo nei due giorni" del vertice della settimana scorsa a Mar-a-Lago e con cui ha avuto un colloquio telefonico ieri.

"Il presidente Xi vuole fare la costa giusta - ha affermato - Abbiamo un rapporto molto buono, penso che ci sia una chimica molto buona. Penso che ci voglia aiutare con la Corea del Nord. Abbiamo parlato di commercio, di molte cose". Quanto alle accuse mosse a Pechino nei mesi scorsi di manipolare lo yuan in modo scorretto, in un'intervista al Wsj Trump ha detto: "Non sono manipolatori". E ha aggiunto: "Il nostro dollaro sta diventando troppo forte. E questo in parte è colpa mia, perché la gente ha fiducia in me. Ma questo alla fine ci danneggerà".

Dopo aver incontrato Stoltenberg, il presidente Usa ha riconosciuto che la Nato "non è più obsoleta". "La nostra sicurezza comune è sempre la cosa numero uno", ha detto Trump, sottolineando di aver definito la Nato obsoleta "molto tempo fa", perché non farebbe abbastanza contro il terrorismo. In realtà, l'attacco all'Alleanza è avvenuto solo qualche mese fa, durante la campagna per le presidenziali del novembre scorso.

Gli alleati adesso "hanno cambiato" approccio e "ora combattono il terrorismo, ho detto che era obsoleta, non lo è più", ha scandito il presidente.

"Il segretario generale e io abbiamo avuto una discussione produttiva su quello che la Nato può fare di più nella lotta contro il terrorismo", ha detto ancora Trump, che ha poi rinnovato l'esortazione agli alleati a spendere di più. "Se gli altri Paesi contribuiscono in modo equo, invece di affidarsi agli Stati Uniti per fare la differenza, allora saremo tutti più sicuri", ha ribadito.

Dal canto suo, dopo aver ringraziato il presidente per "l'incontro eccellente e fruttuoso", Stoltenberg ha salutato "l'impegno molto forte degli Stati Uniti per la sicurezza in Europa, vediamo questo impegno non solo nelle parole, ma anche nei fatti". Quanto all'aumento delle spese per la difesa, con una più equa ripartizione degli oneri fra gli alleati, l'ex premier norvegese ha rivendicato come questa sia stata "la mia priorità dall'inizio del mandato: adesso abbiamo voltato pagina, nel 2016, per la prima volta in molti anni, abbiamo visto un aumento delle spese per la difesa da parte degli alleati europei e del Canada, un aumento reale del 3,8%", pari a dieci miliardi di dollari.

Adesso, ha continuato, "stiamo lavorando per mantenere lo slancio, sappiamo che tutti devono contribuire in modo equo, perché dobbiamo mantenere sicuri i nostri Paesi in un mondo più pericoloso".

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