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Francia: Darnis (Iai), nessun automatismo attentato-avanzata Le Pen

21 aprile 2017 | 13.41
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Jean-Pierre Darnis
Jean-Pierre Darnis

Non è detto che ci sia "un automatismo" tra l'attentato di ieri sera a Parigi ed una possibile avanzata di Marine Le Pen al primo turno delle presidenziali in Francia tra due giorni. L'attacco tuttavia potrebbe portare alle urne quanti erano ancora indecisi, favorendo comunque "uno spostamento a destra" dei voti, a danno di Jean-Luc Melenchon. Jean Pierre Darnis, direttore del Programma sicurezza e difesa dell'Istituto affari internazionali (Iai) e professore associato all'Università di Nizza, risponde così alle domande su quale potrà essere l'impatto sulle urne dell'attentato sugli Champs Elysees.

"Che il terrorismo islamico o chi per lui, i suoi cani sciolti, volessero destabilizzare le elezioni era un fatto noto - premette Darnis, parlando con l'Adnkronos - E l'attentato di ieri, il giorno prima della fine della campagna elettorale, nella strada più importante e popolare di Francia, nel momento in cui era in corso l'ultima trasmissione politica con tutti i candidati è una cosa molto destabilizzante, oltre che fortemente simbolica, al di là del fatto che il numero di vittime sia stato fortunatamente limitato". Secondo l'esperto, "la logica politica" diceva che un attacco ci sarebbe stato, "l'allarme c'era e c'è tuttora, altri possono riprovarci".

Tutto questo a chi giova? "L'attentato - sostiene il vice direttore dell'area sicurezza e difesa dello Iai - viene a rafforzare il discorso tradizionale di Marine Le Pen sul terrorismo islamico e islamismo, facendo di vari elementi un solo fascio e facendo confusione tra migranti, popolazione di origine immigrati per fare leva sulle paure". Tuttavia, afferma Darnis, "il risultato non è automatico", perché è possibile che l'attentato faccia scendere in campo i finora tanti indecisi, che, secondo i sondaggi, sarebbero circa il 30%.

Se da una parte l'attacco potrebbe rafforzare la candidata del Fn, dall'altro "questo potrebbe essere compensato dagli indecisi, che, mossi dal senso di democrazia e urgenza, potrebbero a questo punto decidere di votare per Emmanuel Macron o Francois Fillon". Dunque, è il parere di Darnis, "nessun automatismo, quell'automatismo sperato anche dagli attentatori, che vogliono un Paese diviso per seminare la guerra civile".

Infine, secondo l'analista, "dal momento che questo tipo di attacchi spinge la gente a essere più conservatrice e a cercare l'ordine, al voto di domenica potrebbe prodursi uno spostamento a destra dello scacchiere", con una conseguente penalizzazione del candidato di sinistra Melenchon, riducendo a questo punto a tre la partita che si giocherà domenica.

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