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WannaCry, la mano di Kim dietro il cyber attacco

16 giugno 2017 | 12.06
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AFP PHOTO / GREG BAKER - AFP
AFP PHOTO / GREG BAKER - AFP

I servizi di intelligence britannici ritengono che ci siano gli hacker della Corea del Nord dietro il cyber attacco lanciato con il ransomware WannaCry, che a maggio ha infettato e bloccato i sistemi informatici di 150 paesi. Secondo quanto apprende la Bbc, il National Cyber ​​Security Center (NCSC) della Gran Bretagna ha condotto un'indagine internazionale, dalla quale è emerso che ad aver lanciato l'attacco sarebbe stato un gruppo di hacker noto come Lazarus, già identificato come autore della violazione a Sony Pictures del 2014.

Già ieri il Washington Post, sulla base di un rapporto della NSA (National Security Agency) scriveva che secondo i servizi di intelligence e controspionaggio americani il virus informatico WannaCry è stato creato con "discreta sicurezza" con la partecipazione degli 007 di Pyongyang.

In particolare l'NSA crede che l'intelligence nordcoreano abbia probabilmente finanziato gli hacker che hanno sviluppato due versioni del virus WannaCry sulla base del malware di spionaggio programmato dall'agenzia Usa. Il virus "estorsore" avrebbe dovuto raccogliere i fondi finanziari necessari a Pyongyang, ma non è riuscito nell'intento.

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