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Fallito attentato a Bruxelles, "poteva essere una strage"

21 giugno 2017 | 09.58
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(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Il presunto autore del fallito "attacco terroristico" della scorsa notte alla stazione di Bruxelles è stato identificato. Lo ha annunciato oggi il ministro dell'Interno belga Jan Jambon, senza rivelare l'identità dell'uomo ucciso dalla polizia dopo un'esplosione che fortunatamente non ha provocato vittime. Secondo quanto riferito da alcuni medi belgi, si tratta di un 37enne di Molenbeek che non figura sulla lista dell'OCAM (l'organo di coordinamento e analisi della minaccia ), ma è noto per altri fatti.

Le indagini sono in corso, ha detto ancora il ministro dell'Interno elogiando la buona cooperazione delle forze di sicurezza. "Sono felice di aver mantenuto i militari per strada. Purtroppo, abbiamo bisogno di eventi come questo per rendersi conto che è stata una buona decisione".

Senza dare troppi dettagli, Jambon ha confermato che la bomba, "che non era una piccola bomba", che il sospetto aveva con sé non è esplosa. "Il peggio è stato evitato, poteva essere una strage", ha detto.

Il 37enne "voleva causare più danni di quelli provocati", ha confermato il portavoce della Procura federale Eric Van Der Sypt, per il quale "sarebbe potuta andare molto peggio". L'uomo "è stato identificato come O.Z, nato il 20 gennaio 1981, marocchino, non implicato in attività terroristiche", ma era conosciuto per reati minori, come spaccio di droga e si crede alcune violenze sessuali. Viveva a Molenbeek, dove la sua casa è stata perquisita durante la notte. Il procuratore ha anche confermato che il sospetto "aveva con sé una bomba piena di chiodi e bombole di gas" e "non indossava cinture esplosive". "E' chiaro che voleva fare molti più danni. La borsa è scoppiata due volte, ma poteva andare molto peggio", ha detto.

Ricostruendo la dinamica dei fatti, il portavoce ha spiegato che il sospetto "è entrato in stazione alle 20:39 attraversando la sala dove si trovano le biglietterie ed è poi sceso verso i passeggeri che erano ai piedi delle scale", dove ci sono i binari. Qui, "verso le 20:44 ha afferrato la sua valigia gridando e provocando una debole esplosione. La sua valigia ha preso fuoco senza causare feriti". Successivamente l'uomo "si è mosso alla ricerca del capo stazione e la sua valigia è esplosa una seconda volta più violentemente". "A questo punto - ha aggiunto il portavoce - l'uomo è tornato nella hall e ha attaccato un militare al grido 'Allah Akbar'. Era disarmato e non indossava cinture esplosive. Il soldato ha sparato al suo assalitore che è morto in seguito alle ferite riportate".

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