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"In Siria il 4 aprile fu usato il gas sarin"

30 giugno 2017 | 07.25
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(Afp)
(Afp)

Gli esperti dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac) hanno confermato in un rapporto che fu usato gas sarin nell'attacco del 4 aprile scorso a Khan Sheikhoun, in Siria, che causò la morte di 90 persone e provocò la risposta americana con il lancio di missili Tomahawk contro la base dalla quale si presume fosse stato sferrato l'attacco chimico.

In base al rapporto, frutto di una missione d'inchiesta, ora una commissione congiunta Onu-Opac stabilirà la responsabilità del raid, che Washington ha attribuito a Damasco.

Sulla base di testimonianze e dopo l'esame di campioni prelevati, gli esperti hanno concluso che "un gran numero di persone, molte delle quali sono morte, sono state esposte al sarin o a una sostanza simile al sarin". Il rapporto riservato, di cui dà notizia la Bbc, è circolato tra i membri dell'Opac ma non è stato diffuso pubblicamente.

Il leader siriano Bashar al-Assad ha negato ogni responsabilità per la strage di Khan Sheikoun. Lo scorso anno un rapporto congiunto Onu e Opac ha accusato Damasco per almeno due attacchi con il cloro nella provincia di Idlib, contro la città di Talmenes il 21 aprile 2014 e contro la città di Sarmin il 16 marzo 2015. Lo stesso documento ha accusato il sedicente Stato Islamico (Is) per l'uso di iprite (o gas mostarda) in almeno un'occasione, il 21 agosto 2015 a Marea, nella provincia di Aleppo.

Questi i precedenti:

- 21 AGOSTO 2013: è la strage della Ghouta orientale. Il regime è accusato di aver ucciso centinaia di persone - 1.400 morti secondo le denunce - in un attacco chimico nella notte alla periferia di Damasco.

- OTTOBRE: l'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (Opac) e l'Onu annunciano l'avvio delle operazioni del programma di disarmo. Il 23 giugno dell'anno successivo l'Opac conferma il trasferimento fuori dalla Siria delle ultime tonnellate di materiale.

- AGOSTO 2016: un rapporto congiunto Onu e Opac accusa Damasco per almeno due attacchi con il cloro nella provincia di Idlib, contro la città di Talmenes il 21 aprile 2014 e contro la città di Sarmin il 16 marzo 2015. Lo stesso documento accusa il sedicente Stato Islamico (Is) per l'uso di iprite (o gas mostarda) in almeno un'occasione, il 21 agosto 2015 a Marea, nella provincia di Aleppo.

- 23 GIUGNO 2017: gruppi armati dell'opposizione siriana accusano il regime per "l'uso di gas cloro nel quartiere di Jobar", a est di Damasco. Wael Alwan, portavoce della Legione Al-Rahman (gruppo ribelle affiliato all'Esercito libero siriano e attivo nella Ghouta orientale), accusa pubblicamente le forze del regime di aver "colpito obiettivi dell'opposizione con bombe cariche di gas cloro" in una zona a nordest del quartiere di Jobar e in un'area a sud di Wadi Ayn Tarma.

- 27 GIUGNO: Washington accusa Assad di preparare un nuovo attacco chimico in Siria e mette in guardia Damasco: in caso di un nuovo attacco con armi chimiche, il regime pagherebbe un caro prezzo. Sono passati più di cinque anni da quando, nell'agosto del 2012, l'ex presidente Usa Barack Obama indicò l'uso di armi chimiche come la "linea rossa" che Damasco non avrebbe dovuto superare.

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