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Venezuela, arrestati leader opposizione

01 agosto 2017 | 09.17
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Afp - AFP
Afp - AFP

La polizia venezuelana ha fatto irruzione nella casa del leader di opposizione venezuelano Leopoldo Lopez, che si trovava agli arresti domiciliari e lo ha portato via per rinchiuderlo nuovamente in carcere. A darne notizia è stata la moglie Lilian Tintori su Twitter. Lo stesso è accaduto al sindaco di Caracas, Antonio Ledezma, anche lui agli arresti domiciliari, secondo fonti del partito citate dai media locali.

Lopez, leader del partito di opposizione 'Voluntad Popular', era stato scarcerato l'8 luglio scorso e gli erano stati concessi gli arresti domiciliari dal Tribunale Supremo per motivi di salute.

Rinchiuso nel carcere militare di Ramo Verde dal febbraio 2014, nel settembre dell'anno successivo era stato condannato a 13 anni e 9 mesi di carcere perché accusato di pesanti responsabilità, tra cui incitamento alla violenza, oltre che incendio e danni alle proprietà dello Stato nelle rivolte contro Nicolas Maduro scoppiate nel 2014. La sua condanna e la sua detenzione sono state più volte denunciate dalla comunità internazionale.

"Urgente. Hanno appena portato via Leopoldo da casa. Non sappiamo dove si trovi e dove lo portano. Se gli succede qualcosa Maduro è responsabile", ha scritto sul suo account Twitter la moglie di Lopez, Lilian Tintori, subito dopo l'arresto.

Il primo vicepresidente dell'Assemblea Nazionale, il parlamento controllato dall'opposizione, Freddy Guevara, ha denunciato il fatto che la polizia si è portata via tanto Lopez quanto Ledezma "per metterci paura e demoralizzarci, quando quelli che si trovano in questa condizione dal 30 luglio sono loro".

"Sequestrano il sindaco Ledezma per la posizione ferma e chiara sulla frode del 30 luglio e la sua visione sulla lotta che dovrà venire. Il suo messaggio è già passato. Sequestrano Leopoldo Lopez perché semplicemente non si è piegato di fronte alle pressioni e alle false promesse del regime. Continuano a sbagliarsi con lui", ha scritto Guevara.

GENTILONI - "Arresto dei leader opposizione inaccettabile. Italia impegnata contro rischio dittatura e guerra civile" ha scritto su Twitter il premier Paolo Gentiloni sulla situazione in Venezuela.

MADURO E LE SANZIONI USA - Il presidente venezuelano Nicolas Maduro si è detto "orgoglioso" delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti in risposta all’elezione dell’Assemblea costituente. Washington ha deciso di congelare i beni del successore di Hugo Chavez negli Usa e vietare agli americani di trattare o avere rapporti commerciali con lui.

"Non obbedisco agli ordini imperialisti, non obbedisco ai governi stranieri, sono un presidente libero", ha detto Maduro, secondo il quale le sanzioni di Donald Trump testimoniano la sua "disperazione" e il suo "odio" per il governo socialista. "Stai facendo il più grande errore della tua vita interferendo con il Venezuela - ha aggiunto - non prendo ordini dall'impero, continua le tue sanzioni, Donald Trump".

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