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Trump firma legge su sanzioni alla Russia

02 agosto 2017 | 17.48
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato la legge, approvata dal Congresso nei giorni scorsi, che prevede nuove sanzioni contro la Russia, l'Iran e la Corea del Nord. Lo ha annunciato in una nota lo stesso presidente, sottolineando come, "nonostante io sia a favore di misure dure per punire e scoraggiare comportamenti aggressivi e destabilizzanti da parte dell'Iran, della Corea del Nord e della Russia, questa legge sia significativamente imperfetta".

"Nella fretta di passare questa legge - accusa Trump - il Congresso ha incluso numerose norme chiaramente incostituzionali", tra le quali quella che limita i poteri del presidente, che non avrà più l'ultima parola sulle sanzioni. "La mia amministrazione - chiosa il presidente - si aspetta in modo particolare che il Congresso si astenga dall'usare questa legge imperfetta per ostacolare il nostro importante lavoro con gli alleati europei per risolvere il conflitto in Ucraina e i nostri sforzi per affrontare le conseguenze non previste che potrebbe avere sugli imprenditori americani, i nostri amici o i nostri alleati".

Il ministero degli Esteri russo denuncia una politica "pericolosa" e "miope" di Washington, dopo la firma di Trump. "Abbiamo già dimostrato che non lasceremo senza risposta degli atti ostili e naturalmente ci riserviamo il diritto ad altre misure di ritorsione", dichiara in un comunicato la diplomazia russa. Mosca invita Washington a "sbarazzarsi di illusioni e a capire che nessuna minaccia o tentativo di pressione costringerà la Russia a cambiare politica o a sacrificare i suoi interessi nazionali", si legge ancora nel comunicato.

La Russia resta "aperta a una cooperazione con gli Stati Uniti nei settori che consideriamo utili per noi e per la sicurezza internazionale, in particolare nella risoluzione di conflitti regionali" precisa la nota. "Ma una cooperazione fruttuosa è possibile - conclude il ministero degli Esteri - solo se gli uomini politici di Washington smettono di guardare il mondo attraverso il prisma dell'esclusività americana".

Sulla questione interviene il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker commentando che gli Stati Uniti non possono decidere nuove sanzioni contro la Russia se non dopo aver consultato i Paesi alleati. In particolare Juncker si è detto globalmente soddisfatto che la legge adottata sia stata ammorbidita su richiesta insistente della Ue.

"In occasione dei summit del G7 di Taormina e del G20 di Amburgo - afferma Juncker - avevo detto che se gli Stati Uniti avessero adottato nuove sanzioni, avremmo disposto una risposta adeguata in pochi giorni. Ciò ha avuto come effetto che gran parte del volume di sanzioni previste contro la Russia è stato ritirato, e che il Congresso americano ha ora stabilito che queste sanzioni devono essere decise insieme agli alleati degli Usa. E ritengo che noi siamo ancora alleati degli Stati Uniti".

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