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Barcellona, 2 italiani morti. "Killer ucciso"

18 agosto 2017 | 09.08
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(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

"L'Italia ricorda Bruno Gulotta e Luca Russo e si stringe attorno alle loro famiglie. La libertà vincerà la barbarie del terrorismo". Con un post di cordoglio pubblicato su Twitter, il premier Paolo Gentiloni ha ufficialmente reso noti i nomi dei due italiani rimasti uccisi nell'attacco terroristico avvenuto sulla Rambla di Barcellona. Le autorità spagnole stanno ultimando la verifica dell'identità delle vittime: fino a quando non verrà completata, hanno riferito fonti sentite dall'Adnkronos, non si potrà escludere la possibilità di altre vittime italiane. I connazionali feriti nell'attacco sono tre, di cui solo una ancora ricoverata: si tratta della fidanzata di Luca Russo, che nell'attacco ha riportato alcune fratture.

Il responsabile dell'attentato, secondo El Pais, è stato ucciso dalla polizia a Cambrils. Come riporta El Pais, i quattro ricercati per l'attacco sono morti nella cittadina. Fra loro, confermano fonti di polizia, vi è Moussa Oukabir, ritenuto l'uomo al volante del furgone che ha travolto la folla sulla Rambla.

IL BILANCIO - Si aggrava intanto il bilancio dei morti, che arriva a 14: l'ultima vittima è una donna che era stata ferita gravemente nell'attacco di Cambrils. Nella notte hanno lavorato diverse équipe di medici forensi per le autopsie e l'identificazione delle altre vittime: finora identificati con certezza ci sono tre cittadini spagnoli, tre tedeschi e una belga. I morti e i feriti sono persone di 34 nazionalità diverse. I feriti in totale sono 126. Lo ha riferito la direzione generale della Protezione civile della Catalogna, secondo cui 61 dei feriti sono stati dimessi, mentre 65 restano ricoverati in 15 diversi ospedali della regione.

CACCIA ALL'UOMO - Le forze di sicurezza spagnole sarebbero alla ricerca di tre persone parte del commando di 12 coinvolto negli attacchi di Barcellona e Cambrils. E, secondo radio Cadena Ser, si starebbe cercando anche un terzo furgone oltre ai due di ieri, uno utilizzato per l'attacco, l'altro ritrovato a nord di Barcellona e che sarebbe dovuto servire per la fuga degli attentatori.

GLI ARRESTI - I Mossos hanno confermato l'arresto di una quarta persona legata agli attentati in Catalogna. Al momento, quindi, per quanto riguarda il commando, la situazione vede cinque persone uccise nello scontro a fuoco della notte a Cambrils e quattro arrestate.

"NON SONO LUPI SOLITARI" - Il procuratore capo dell'Audiencia nacional spagnola, Javier Zaragoza, ha escluso che i responsabili degli attacchi avessero precedenti per terrorismo. Chiarito di non poter dare troppi dettagli perché alcune informazioni sono "molto riservate", Zaragoza ha detto che al momento non è chiaro se l'uomo che ha noleggiato il furgone che ha seminato la morte sulla Rambla sia ancora in fuga o sia tra gli attentatori uccisi.

Lo stesso procuratore ha poi sostenuto che i terroristi entrati in azione ieri e nella notte non sono lupi solitari, ma membri di una cellula terroristica basata in Catalogna "pianificata e organizzata".

LE BOMBE DI ALCANAR - Si fa strada intanto l'ipotesi che un'esplosione avvenuta mercoledì scorso in un'abitazione di Alcanar, a 110 km da Tarragona, potrebbe essere legata agli attacchi. Un uomo arrestato dopo l'esplosione potrebbe infatti aver affittato uno dei furgoni legati a Barcellona e Cambrils. Lo ha riferito il ministro regionale degli Interni della Catalogna, Joaquim Forn che, in una dichiarazione alla radio 'Cadena SER', ha anche spiegato che potrebbe esserci un rapporto "di parentela" tra l'uomo arrestato e i cinque terroristi uccisi dai Mossos.

L'ipotesi è ritenuta fondata anche dal capo dei Mossos, Josep Lluis Trapero, secondo il quale l'ipotesi a cui si sta lavorando è che fossero in preparazione "uno o più attentati" e che l'esplosione dell'altra notte abbia indotto i terroristi ad agire anzitempo, circostanza che ha evitato "un attentato ben più grave".

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