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Trump chiude ai 'Dreamers': duro colpo agli immigrati

05 settembre 2017 | 18.55
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Afp - AFP
Afp - AFP

Donald Trump vuole mettere fine a un'altra legge voluta da Barack Obama. Il ministro della Giustizia Jeff Sessions ha annunciato che non accetterà più domande di ammissione al programma DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals) che metteva al riparo dall'espulsione i cosiddetti 'Dreamers', i figli di immigrati irregolari.

Tuttavia, gli attuali 800mila beneficiari del programma non saranno toccati da quella che è stata definita una "ordinata chiusura" dell'iniziativa voluta nel 2012 da Obama. Dopo l'annuncio, una manifestazione di protesta si è svolta a Washington: "Move Trump, get out of the way" ('Trump vai via, levati di mezzo') lo slogan dei manifestanti, secondo quanto raccontato dall'NBC.

I SENATORI - Intanto senatori democratici e repubblicani hanno anticipato la loro intenzione di mobilitarsi per promuovere provvedimenti a protezione dei giovani migranti: "Il tempo scorre veloce e siamo in un countdown per la deportazione", ha dichiarato il democratico Dick Durbin, sollecitando il Senato ad adottare contro misure entro la fine del mese. "Non consentiremo a questi ragazzini di essere vittima di un sistema politico danneggiato. Gente reale, che ha bisogno che noi agiamo con decisione, potrebbe essere ciò di cui abbiamo bisogno...", ha dichiarato il repubblicano Lindsat Graham.

MINISTRO GIUSTIZIA - Da parte sua il ministro Sessions ha stabilito che nell'introdurre il Daca Obama aveva bypassato il Congresso, responsabile della legislazione in materia di immigrazione. Si è trattato, ha detto, di "un esercizio di autorità anticostituzionale da parte del potere esecutivo". Il DACA, ha sostenuto Sessions, ha comportato un aumento di ingressi negli Stati Uniti di minori non accompagnati e una perdita di posti di lavoro per i cittadini Usa.

La gradualità con la quale verrà smantellato, ha detto ancora il ministro della Giustizia, consentirà al Congresso di legiferare sulla questione, se lo riterrà necessario. I funzionari dell'immigrazione continueranno a gestire le domande di rinnovo per i prossimi 6 mesi e consentiranno ai beneficiari del programma di mantenere la protezione fino al 2019.

TRUMP - Donald Trump sollecita quindi il Congresso a occuparsi di immigrazione e difende la sua decisione: "Non sono favorevole a punire i bambini, la maggior parte dei quali ora sono adulti, per le azioni dei loro genitori. Ma dobbiamo anche riconoscere che siamo un Paese che offre opportunità perché siamo un Paese che rispetta le leggi", ha dichiarato.

Trump auspica di risolvere la questione DACA "con cuore e compassione" ma "ricordando che anche i giovani americani hanno sogni". Perché "essere al governo significa fissare delle priorità: e la nostra prima priorità nel procedere con le riforme sull'immigrazione deve essere quella di migliorare il lavoro, i salari e la sicurezza per i lavoratori americani e per le loro famiglie".

OBAMA - "I 'Dreamers' sono americani nel cuore, nello spirito, in ogni altro modo a eccezione di uno solo: i documenti" ha affermato l'ex presidente Obama, definendo "crudele" e contraria allo spirito americano la decisione di Trump e difendendo invece la firma, da parte sua, dell'ordine esecutivo. "Colpire questi giovani è sbagliato, perché non hanno fatto nulla di male. E' un autogol, perché vogliono avviare nuove imprese, lavorare nei nostri laboratori, servire nelle nostre forze armate e contribuire al Paese che amiamo. Ed è crudele".

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