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Crolli e vittime, Messico sconvolto dal sisma

08 settembre 2017 | 07.16
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(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Un violentissimo terremoto di magnitudo 8.2 della scala Richter è stato avvertito nel sud del Messico, con epicentro nel Chiapas. La scossa, registrata poco prima della mezzanotte ora locale, è stata seguita da numerose scosse di assestamento, la più forte delle quali di magnitudo 5,7.

L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 33 chilometri, 120 chilometri a sudovest di Tres Picos, che si trova un migliaio di chilometri a sudest di Città del Messico, alle 23.49 ora locale. La scossa, che ha fatto ondeggiare gli edifici fino a Città del Messico, è stata avvertita anche negli stati di Puebla, Veracruz e Guerrero. In seguito al sisma è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutte le 122 municipalità del Chiapas.

LE VITTIME - E' di 40 morti il bilancio delle vittime del terremoto, come riferito dal coordinatore nazionale dell'emergenza Luis Felipe Puente, a Foro Tv. I feriti sarebbero, invece, 200. Tra le vittime ci sono anche due bambini. Il governatore di Tabasco, Arturo Nunez, ha reso noto che uno dei due piccoli è morto in seguito al crollo di un muro, mentre l'altro, un neonato, a causa del black out nell'ospedale in cui era ricoverato e quindi del blocco della macchina da cui dipendeva per respirare. Gravi danni sono stati registrati negli stati di Oaxaca e del Chiapas.

CROLLO HOTEL - Nel crollo di un hotel avvenuto a Matias Romero, cittadina nello stato messicano di Oaxaca, si teme che quattro persone possano ancora essere intrappolate all'interno dell'albergo. Delle nove persone che si ritiene alloggiassero nell'Hotel Amer, cinque sono vive e sono state trovate, le altre risultano disperse e potrebbero essere sotto le macerie, ha riferito alla Cnn il direttore della protezione civile di Oaxaca, Amado Bohorquez.

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ALLARME TSUNAMI - Il terremoto ha fatto scattare un allarme tsunami anche per Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Panama e Honduras. Onde alte un metro sono state registrate nella città di Salina Cruz dal Centro di allerta tsunami del Pacifico. Il presidente messicano Enrique Pena Nieto ha però ridimensionato l'allarme spiegando che "il rischio per le coste del Chiapas non è molto grande".

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PANICO IN STRADA - A Città del Messico - dove in molte zone è saltata la luce - migliaia di persone si sono riversate in strada in preda al panico. Su Twitter il presidente Pena Nieto ha scritto che le agenzie competenti del governo "hanno avuto indicazione di riunirsi immediatamente per monitorare, valutare e prendere azioni" in seguito al terremoto.

SCUOLE CHIUSE - Il presidente ha poi annunciato che le scuole rimarranno chiuse per la giornata di oggi a Città del Messico, negli stati del Chiapas, Hidalgo, Veracruz, Guerrero, Tabasco, Oaxaca, Puebla e Tlaxcala, anche per valutare l'entità dei danni.

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TERREMOTO PIU' FORTE DAL 1932 - Il terremoto è stato il più forte dal 1932 ed è stato avvertito da 50 milioni di persone, in diverse zone del Paese. "Si tratta di sisma di grandi proporzioni", ha detto a Foro Tv il presidente Pena Nieto, secondo cui dopo la prima, violenta scossa, ne sono state registrate altre 42, di cui la più forte di magnitudo 6,1. Il presidente ha avvertito che ce ne potrebbe essere ancora un'altra intorno a 7 di magnitudo, "nelle prossime 24 ore". Pena Nieto si trova nella sede del Centro nazionale di prevenzione dei disastri per valutare i danni.

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