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Las Vegas, il fratello del killer: "Ha perso la testa"

02 ottobre 2017 | 15.32
LETTURA: 4 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Era un tipo normale. Deve aver perso la testa". Eric Paddock fatica a trovare le parole per descrivere suo fratello, Stephen Paddock, responsabile della strage di Las Vegas nella quale sono morte almeno 50 persone. "Non era legato ad organizzazioni politiche o religiose, almeno per quanto ne sappiamo. Non è stato un atto terroristico. Deve essere successo qualcosa, deve aver perso la testa. O una cosa del genere. Non sappiamo assolutamente nulla, siamo storditi", dice Eric in un'intervista al Daily Mail dalla sua casa di Orlando, in Florida. Stephen è morto, suicida, nella stanza d'albergo da cui ha aperto il fuoco sulla folla. Le indagini sembrano accreditare la pista relativa all'azione di un 'lupo solitario'.

"Non abbiamo assolutamente idea", ripete Eric, che esprime "il dolore per le vittime e le loro famiglie". I rapporti con il fratello 64enne, che viveva in Nevada lontano dal resto della famiglia, non erano frequenti. "E' mio fratello, non abbiamo una relazione molto stretta ma ogni tanto parlavamo, ci sentivamo. In tutto questo non c'è nessuna logica, nessuna ragione. Non ha senso", ripete. Ai cronisti che lo aspettano all'esterno della sua casa, Eric Paddock non sa offrire spiegazioni: "Dove ha preso le armi automatiche? Non era un fanatico delle armi, non aveva un background militare", dice alle telecamere della Cbs. L'ultimo contatto? "Mi ha mandato un messaggio dopo l'uragano" in Florida "chiedendo come stesse mamma. La sua vita è un libro aperto: è andato al college, aveva un lavoro... Non c'è niente... Trovate chi gli ha dato le armi automatiche. Dove le ha prese? Aveva un paio di armi, ma erano legali e le teneva al sicuro. Non aveva armi automatiche".

Paddock, racconta ancora il fratello, giocava spesso forti somme al casinò, aggiungendo tuttavia di non aver avuto alcuna informazione su una possibile ingente perdita di denaro al gioco: "Mio fratello non è come voi o me - ha detto -. Gioca forte al video poker. Mi aveva mandato un sms in cui mi annunciava che aveva vinto 250mila dollari al casinò". L'uomo ha poi raccontato di aver mostrato all'Fbi tutti gli sms ricevuti dal fratello negli ultimi tre anni. Ha detto poi di non aver alcuna informazione sul possibili problemi finanziari o debiti di gioco di Stephen. "Non ho alcuna informazione che possa aver perso una grossa somma di denaro. Il casinò lo saprebbe".

Eric Paddock ha aggiunto che, prima di andare in pensione, il fratello lavorava come contabile e aveva fatto alcuni investimenti immobiliari, fra cui case e appartamenti vicino Orlando in Florida. Non aveva figli e il fratello non era a conoscenza di suoi problemi mentali, di alcool o droghe.

Nell'indagine è coinvolta anche la 62enne Marilou Danley, compagna del killer. "Lei non c'entra niente con tutto questo, almeno dalla mia prospettiva. E' una persona piacevole, l'ho incontrata 3 o 4 volte. Manda i biscotti a mia madre...".

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