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"In chiesa armati", la proposta del procuratore del Texas

06 novembre 2017 | 16.22
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(AFP PHOTO)
(AFP PHOTO)

Di fronte alla strage nella chiesa di Sutherland Springs, con almeno 26 persone uccise e 20 ferite mentre partecipavano alla funzione domenicale, il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ritiene che l'unica risposta sia aumentare il numero delle guardie di sicurezza armate e permettere ai fedeli di partecipare armati ai servizi religiosi.

"Succederà ancora, non possiamo tenere le armi lontano dalle mani di chi viola la legge" ha dichiarato in un'intervista televisiva il repubblicano citando, a sostegno della sua posizione, lo slogan caro alla National Rifle Association: "L'unica cosa che può fermare un cattivo con un'arma è una brava persona con una pistola".

ARMI NON A VISTA - "Tutto quello che io posso dire è che in Texas almeno abbiamo la possibilità di portare armi non a vista" ha aggiunto Paxton riferendosi alle leggi che permettono nello Stato texano e in altri di andare in giro anche con armi non visibili. "C'è sempre la possibilità che un uomo armato venga messo fuori gioco prima che possa uccidere molte persone", ha detto ancora.

GUARDIE ARMATE - All'intervistatore che obiettava come i servizi religiosi e le armi siano "due concetti diametralmente opposti", Paxton ha replicato che solo queste misure possono garantire che si possa rispondere ad attacchi come quello di domenica scorsa. Dallo scorso settembre è entrata in vigore in Texas, uno degli Stati più "armati" d'America, la legge che permette alle chiese di ingaggiare guardie di sicurezza private.

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