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Contromossa Mosca

15 marzo 2018 | 12.29
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Ambasciata britannica a Mosca (AFP PHOTO)
Ambasciata britannica a Mosca (AFP PHOTO)

Il presidente russo Vladimir Putin ha convocato il Consiglio di sicurezza nazionale, all'indomani della misure 'robuste' annunciate dalla Gran Bretagna sul caso Skripal, tra cui l'espulsione di 23 diplomatici russi. Il Consiglio, ha riferito il Cremlino in una nota, "ha espresso grande preoccupazione per la posizione distruttiva e provocatoria della parte britannica".

Alla riunione erano presenti il premier Dmitry Medvedev, il ministro della Difesa Sergei Shoigu, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, i responsabili dei servizi di intelligence interna ed esterna ed i presidenti delle due Camere del Parlamento, oltre ad altri alti funzionari.

Intanto, Lavrov ha annunciato che "presto" saranno espulsi diplomatici britannici accreditati a Mosca, in risposta all'espulsione decisa da May. Alla domanda su quando avverranno le espulsioni, il ministro - citato dai media russi - ha risposto: "Presto, ve lo prometto".

Per il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, "la posizione britannica" è "assolutamente irresponsabile per quanto riguarda le relazioni diplomatiche, così come rispetto agli obiettivi finali e agli interessi di una vera indagine e della ricerca delle persone che sono dietro" all'attacco.

CREMLINO - Peskov ha poi ribadito che le accuse a Mosca nel caso dell'avvelenamento dell'ex spia Sergei Skripal sono "infondate e sono emerse ancora prima di qualsiasi informazione sulla sostanza utilizzata".

JOHNSON - Ma per il ministro degli Esteri britannico, Boris Johnson, "la Russia è l'unico Paese ad aver sviluppato questo tipo di agente. Temo che le prove siano schiaccianti". E a conferma della colpevolezza russa nell'avvelenamento dell'ex spia e della figlia, il capo della diplomazia londinese ha citato la risposta di Mosca alle accuse: "C'è qualcosa nel tipo di risposta compiaciuta e sarcastica che abbiamo sentito che indica la loro fondamentale colpa".

NOVOCHOK - "Ci sono pochi dubbi nella mente delle persone sul fatto che questo sia un atto a firma dello Stato russo, in cui si è fatto uso deliberatamente del Novochok, un agente nervino sviluppato dalla Russia per punire qualcuno che aveva disertato dal loro punto di vista, e questo durante la corsa verso l'elezione di Putin" ha aggiunto il titolare del Foreign Office, in riferimento al voto di domenica.

PUTIN - "Si trattava di un agente russo residente in questo Paese, individuato dallo Stato russo come oggetto di rappresaglia e vendetta - ha aggiunto Johnson - e Vladimir Putin aveva detto in televisione di recente che questo tipo di persone si meritava di essere avvelenata". Johnson si è quindi detto molto rincuorato dalla forza del sostegno manifestato in tutto il mondo nei confronti della posizione britannica.

MACRON - Se l'appoggio annunciato dall'ambasciatore americano all'Onu, Nikki Haley, è stato forte e incondizionato, un portavoce del presidente francese Emmanuel Macron ha esortato Londra a non lanciarsi nella 'fantapolitica'. A una domanda su questa reazione, Johnson ha detto alla 'Bbc' che May parlerà con Macron. Il ministro ha infine confermato che la Gran Bretagna fornirà campioni dell'agente nervino usato nell'attacco all'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche.

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