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Brasile

Lula: "Mi faccio arrestare"

07 aprile 2018 | 09.34
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(Afp)
(Afp)

L'ex presidente brasiliano Luis Inácio Lula da Silva ha annunciato che si consegnerà alla polizia per scontare la condanna a 12 anni di reclusione per corruzione. "Mi sottoporrò al mandato" di arresto, ha detto Lula parlando davanti alla folla radunata davanti alla sede del sindacato dei metalmeccanici a San Paolo, dove è rimasto asserragliato durante il suo braccio di ferro con le autorità. Due appelli dell'ultimo minuto presentati per opporsi all'ordine di arresto sono stati respinti. Sul palco, insieme a Lula, anche l'ex presidente Dilma Rousseff, rimossa dal suo incarico dopo una procedura di impeachment. Secondo quanto riporta il quotidiano Folha de S. Paulo, Lula pranzerà con la sua famiglia nella sede del sindacato e poi si consegnerà alle autorità.

Fino ad ora, l'ex presidente brasiliano era chiuso nella sede del sindacato dove ha iniziato la sua carriera politica come giovane leader sindacale negli anni Settanta. L'ex presidente si era rifugiato nella sede sindacale nella notte di giovedì dopo che si era diffusa la notizia dell'ordine di arresto.

Il caso ha scosso il paese, dove si sono svolte manifestazioni di protesta in oltre 50 città: una folla di decine di migliaia sostenitori dell'ex presidente, dato per favorito alle presidenziali di ottobre, si è riunita sotto la sede del sindacato.

Il sistema giudiziario e la polizia brasiliani non considerano Lula un fuggiasco, hanno intanto chiarito rappresentanti dei due settori citati da Agencia Brasil. "Essere fuggiaschi è una condizione specifica. Deve esserci la componente della fuga, il rifiuto di presentarsi in tribunale", ha sottolineato Antonio Boudens, presidente della Federazione nazionale delle forze della polizia federale. Il presidente del Partito dei Lavoratori, Gleisi Hoffmann, ha fanno notare dal canto suo come Lula non abbia disobbedito ad un ordine di Moro, perché la scadenza fissata per la resa non era obbligatoria: "Aveva la possibilità, offertagli dal giudice, di andare a Curitiba. Non se ne è servito", ha dichiarato Hoffmann, secondo quanto riportato da 'O Globo'. Tra i vari tentativi messi in atto dai legali dell'ex presidente c'è intanto anche quello di un ricorso presentato alla Commissione dei Diritti Umani dell'Onu a Ginevra perché chieda al governo di impedire il suo arresto.

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