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Cacciatorpediniere Usa verso la Siria

10 aprile 2018 | 10.43
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Afp
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Si alza la tensione intorno al conflitto siriano. Almeno un cacciatorpediniere Usa con missili guidati - rende noto il Wall Street Journal - sta navigando verso la costa della Siria, dopo che Donald Trump ha anticipato una risposta forte contro il regime di Bashar al Assad per l'attacco con armi chimiche di Douma. Detto fatto, quindi. Trump aveva promesso una risposta "forte" all'attacco chimico di tre giorni fa a Douma, attribuito alle forze del regime. Ed eccola.

In un incontro nella notte italiana con i leader militari americani, il presidente ha ribadito: "Prenderemo una decisione stasera o comunque a breve. Non possiamo permettere che questo accada nel mondo, soprattutto quando siamo in grado, grazie alla potenza degli Stati Uniti, di fermare tutto questo". "Siamo la più grande forza combattente nel mondo - ha rivendicato ancora Trump, rivolto ai militari -. Questi uomini e queste donne sono persone incredibili, dal talento incredibile. E stiamo prendendo decisioni a proposito di cosa fare con l'attacco orribile avvenuto nei pressi di Damasco. E risponderemo, risponderemo con la forza. Non dico quando, perché non mi piace parlare dei tempi".

Trump ha annullato il suo viaggio in Perù e Colombia in programma in settimana. Rimarrà a Washington, rende noto la Casa Bianca, per "supervisionare la risposta americana alla Siria e per monitorare gli sviluppi nel mondo". "Il presidente non parteciperà all'ottavo Summit delle Americhe a Lima, in Perù", il 13 e il 14 aprile e non volerà a Bogotà, in Colombia, "come inizialmente programmato", si legge nella nota diffusa dalla portavoce Sarah Sanders. Al summit andrà il vicepresidente Mike Pence.

La Francia annuncerà "nei prossimi giorni" quale sarà la sua riposta al presunto attacco chimico in Siria. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron, durante la conferenza stampa con il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman. Macron ha precisato che le eventuali misure non prenderanno di mira alleati di Damasco, ma colpiranno "le capacità chimiche" del regime di Bashar al Assad.

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu voterà tre risoluzioni sulla Siria. Lo riferiscono fonti diplomatiche, spiegando che due risoluzioni sono state presentate da Mosca e una dagli Stati Uniti. Quella americana chiede la creazione di un nuovo meccanismo investigativo per chiarire la responsabilità degli attacchi chimici. I russi hanno presentato una risoluzione sullo stesso argomento e un'altra per chiedere che l'Organizzazione per il divieto di armi chimiche (OPCW) verifichi le accuse di un attacco chimico.

La Russia ha posto il veto alla risoluzione americana, presentata al consiglio di Sicurezza Onu per un meccanismo che chiarisca la responsabilità degli attacchi chimici in Siria.

Intanto è arrivata una seconda telefonata in due giorni con Emmanuel Macron. Secondo quanto riferito dalla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti e il presidente francese hanno avuto un colloquio telefonico - dopo quello di domenica - "per continuare il loro coordinamento nella risposta all'atroce uso di armi chimiche da parte della Siria". La Francia annuncerà "nei prossimi giorni", ha detto Macron, quale sarà la sua riposta al presunto attacco chimico in Siria, precisando che le eventuali misure non prenderanno di mira alleati di Damasco, ma colpiranno "le capacità chimiche" del regime di Bashar al Assad. "In questa cornice - conclude - continueremo lo scambio di informazioni tecniche e strategiche con i nostri partner, specie i britannici e gli americani, e annunceremo la nostra decisione nei prossimi giorni".

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