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Morta l'ex first lady Barbara Bush

18 aprile 2018 | 07.17
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(Barbara Bush insieme al marito George W.H. e al figlio George W./Foto Afp) - AFP
(Barbara Bush insieme al marito George W.H. e al figlio George W./Foto Afp) - AFP

L'ex first lady americana Barbara Bush è morta nella casa di Houston all'età di 92 anni. A darne notizia è stata la famiglia. Nata l'8 giugno del 1925, moglie di George W. H. - con il quale aveva recentemente festeggiato i 73 anni di matrimonio - e madre di George W., entrambi ex presidenti statunitensi, Barbara Bush era la matriarca della dinastia repubblicana più importante d'America. In questa veste, Barbara ha trascorso mezzo secolo sotto i riflettori pubblici, per oltre una metà a sostegno della carriera del marito George, conosciuto, quando era ancora una timida studentessa 16enne ad un ballo di Natale a Greenwich, e sposato quattro anni dopo, nel gennaio del 1945, lasciando per le nozze l'esclusivo Smith college.

Quando arrivò alla Casa Bianca da first lady nel 1989, Barbara colpì tutti per la differenza di stile con Nancy Reagan, che amava mettersi sotto i riflettori, i vestiti firmati e le intrusioni negli affari dell'amministrazione. Presentandosi come l'antitesi del glamour e degli eccessi, Barbara conquistò la simpatia con la sua franchezza, il suo giro di perle finte e gli scherzi sui suoi capelli prematuramente bianchi, in parte all'origine del soprannome "Silver Fox" che le diedero i figli. Un soprannome dovuto anche alla ruolo da sergente di ferro che ha avuto all'interno della famiglia di sei figli.

Da tempo afflitta da problemi polmonari e cardiaci, tre giorni fa l'ex first lady aveva deciso di non ricorrere a ulteriori trattamenti medici dopo i recenti ricoveri ospedalieri. La decisione, aveva spiegato in una dichiarazione pubblicata su Twitter il portavoce della famiglia Bush, Jim McGrath, era stata presa "dopo aver consultato la famiglia e i medici". Barbara Bush - che ha dedicato una grande parte della sua vita all'opera di alfabetizzazione delle famiglie meno abbienti, creando a questo scopo anche una fondazione - verrà sepolta nella tomba di famiglia a 150 chilometri da Houston, in Texas, accanto a Robin, la sua secondogenita, morta nel 1953 all'età di tre anni per una leucemia.

BUSH - "Barbara Bush è stata una straordinaria first lady ed una donna come nessun'altra che ha portato leggerezza, amore e istruzione a milioni di persone", ha detto George W. Bush ricordando la madre. "Per noi era molto di più - prosegue la dichiarazione dell'ex presidente - mamma ci ha fatto ridere fino alla fine e sono un uomo fortunato per aver avuto Barbara Bush per madre". "Laura, Barbara, Jenna, ed io siamo tristi - ha concluso Bush- ma le nostre anime sono serene perché sappiamo che lo era la sua".

TRUMP - Intanto Donald Trump ha ordinato bandiere a mezz'asta fino a sabato in memoria dell'ex first lady. Il presidente ha diffuso un comunicato in cui afferma di unirsi, con la moglie Melania, "alla nazione nel celebrare la vita di Barbara Bush" definendola "una paladina della famiglia americana" e rivolgendo pensieri e le preghiere alla "famiglia e gli amici della signora Bush".

I rapporti tra il presidente Trump e la famiglia Bush sono stati a dir poco tesi da quando con la sua discesa in campo ha sbaragliato tutti gli avversari alle primarie repubblicane, ed in particolare, Jeb Bush, l'ex governatore della Florida che era avviato, con passo sicuro, a seguire le orme del padre e del fratello verso la Casa Bianca. E proprio Barbara si era schierata in prima fila a difendere il figlio - che secondo i suoi biografi da sempre aveva considerato destinato alla Casa Bianca, più di George W. - definendolo "il candidato di gran lunga più qualificato".

In un'altra intervista accanto a Jeb, aveva poi affermato di considerare "incomprensibile" come si potesse votare per Trump, in particolare le donne considerati i suoi commenti offensivi verso di loro. Non solo. L'ex first lady indicava come problematica la reciproca simpatia tra Trump e Vladimir Putin: "Putin gli ha dato il suo sostegno, Dio mio. Putin l'assassino, Putin il peggiore, certo non è l'endorsement che uno vorrebbe avere".

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