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Morto John McCain, senatore ed eroe del Vietnam

26 agosto 2018 | 07.32
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(Afp)
(Afp)

John McCain, il 'maverick' della politica americana, eroe della guerra in Vietnam, dove rimase prigioniero per sei anni, è morto nella notte per le conseguenze di un cancro al cervello. Il 29 agosto il senatore repubblicano dell'Arizona avrebbe compiuto 82 anni. Tre giorni fa la famiglia di McCain, considerato un cane sciolto e una voce libera all'interno del Partito repubblicano, con il quale si era anche candidato alla presidenza due volte, aveva annunciato la sospensione delle cure. Nelle settimane scorse, McCain aveva detto di non volere Donald Trump al suo funerale.

"Con il senatore, al momento della morte, c'era la moglie Cindy e la sua famiglia", si legge in una nota diffusa dal suo ufficio, nella quale si ricorda che McCain "ha servito con fedeltà gli Stati Uniti per sessant'anni". Il glioblastoma, una forma di cancro al cervello particolarmente aggressiva, era stato diagnosticato all'ex candidato repubblicano nel luglio del 2017, quando era stato sottoposto ad un intervento. Qualche giorno dopo il senatore si era presentato in aula con una vistosa cicatrice sopra l'occhio votando contro la revoca parziale dell'Obamacare, la riforma della sanità voluta da Obama e che era uno dei primi atti che Trump avrebbe voluto cancellare.

Pilota della Marina, il suo caccia venne abbattuto nel Vietnam del nord nell'ottobre 1967: catturato, venne torturato e tenuto prigioniero fino al marzo del 1973. Al Congresso entrò per la prima volta nel 1983, mentre al Senato nel 1987: da allora si è sempre contraddistinto per la sua libertà di pensiero, che lo ha portato alcune volte a votare contro le direttive del suo stesso partito e gli è valso il soprannome di 'maverick', di cane sciolto della politica. Nel 2000 si candidò per la prima volta alla Casa Bianca, partecipando alle primarie del Partito repubblicano vinte poi da George W. Bush. Nel 2008 ci riprovò, conquistando la nomination, ma al voto venne battuto da Barack Obama.

Immediato il cordoglio del presidente Usa. "Le mie più sentite condoglianze alla famiglia del senatore John McCain - ha scritto Donald Trump in un tweet -. I nostri cuori e le nostre preghiere sono con voi". A unirsi al dolore della famiglia del 'leone' del Senato è anche l'ex presidente statunitense Barack Obama. "John McCain e io eravamo di diverse generazioni, venivamo da storie completamente diverse e stiamo stati in competizione per i livelli più alti della politica - ha detto l'ex presidente Usa -. Ma condividevamo, pur con tutte le nostre differenze, una fedeltà a qualcosa di più alto, gli ideali per i quali generazioni di americani e immigrati hanno combattuto, hanno marciato, si sono sacrificati".

"Consideravamo le battaglie politiche come un privilegio - ha continuato Obama - qualcosa di nobile, un'opportunità di servire questi alti ideali a casa e di farli avanzare nel mondo. Consideravamo questo Paese come un posto dove tutto è possibile e l'essere cittadini un obbligo patriottico per assicurare che resti per sempre così".

Quindi l'ex presidente ha ricordato il coraggio di McCain, in un riferimento al suo passato di eroe della guerra in Vietnam ed ora alla sua malattia. "Pochi di noi sono stati messi alla prova nel modo in cui è stato messo John - ha concluso - o gli è stato chiesto di dimostrare il tipo di coraggio che ha mostrato lui. Ma tutti noi possiamo aspirare al coraggio di mettere il bene comune al di sopra del nostro".

"Non è l'uomo che è stato grande, ma è stato il suo desiderio di servire una causa più grande di lui che ha definito la sua vita - ha twittato Jack McCain, figlio del senatore John McCain -. Per me era un gigante, ma lui si considerava un servitore imperfetto della nazione che amava profondamente".

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