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Libia

"Raggiunto accordo per cessate fuoco a Tripoli"

04 settembre 2018 | 15.02
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Foto di repertorio (Afp)
Foto di repertorio (Afp)

Un accordo per il cessate il fuoco a Tripoli è stato "raggiunto" sotto l'egida dell'inviato dell'Onu per la Libia, Ghassan Salamé. Lo riporta un tweet della Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil), secondo cui l'intesa ha come obiettivi "mettere fine a tutte le ostilità, proteggere i civili, salvaguardare la proprietà pubblica e privata". L'accordo, prosegue il tweet, prevede anche la riapertura dell'aeroporto di Mitiga.

L'annuncio dell'Unsmil è arrivato dopo circa due ore dall'inizio della riunione convocata dalle stesse Nazioni Unite con tutti i soggetti protagonisti dei recenti scontri a Tripoli: oltre a Salamé, erano presenti i rappresentanti delle Nazioni Unite, del consiglio presidenziale, del ministero dell'Interno, degli ufficiali e dei leader dei diversi gruppi armati "presenti a Tripoli e intorno Tripoli" per "discutere della situazione della sicurezza nella capitale della Libia".

"Lo scopo di oggi non è risolvere tutti i problemi di sicurezza della capitale della Libia", ha dichiarato l'inviato Onu, ma "cercare di trovare un accordo in un quadro più ampio sul modo di iniziare ad affrontare questi problemi".

Nel frattempo è salito ad almeno 50 morti, tra cui civili, il bilancio delle vittime degli scontri tra gruppi rivali nella capitale libica. Ad aggiornare il bilancio è stato il ministero della Sanità libico, spiegando che ai morti si aggiungono anche almeno 138 feriti.

CONFERENZA IN ITALIA SU LIBIA - Da Palazzo Chigi fanno sapere che "il governo resta estremamente concentrato nel seguire gli sviluppi in atto in Libia nell'auspicio di un superamento delle attuali tensioni". "l governo -si legge nella nota - è soddisfatto per i risultati fin qui ottenuti e l'Italia si sta anche battendo affinché siano resi più efficaci gli accordi bilaterali per il rimpatrio nei Paesi di origine di coloro che non hanno diritto d'asilo. Sono stati inoltre definiti alcuni dettagli sulla Conferenza sulla Libia che si terrà in Italia nel mese di novembre".

AMBASCIATA USA - L'ambasciata Usa smentisce la notizia di un incendio riferita dal portale di notizie libico 'Al Wasat' che ha citato il portavoce dell'apparato libico per il soccorso e le emergenze, Osama Ali. "L'ex compound dell'ambasciata Usa in Libia a Tripoli non è stato interessato dall'incendio di un serbatoio di carburante, avvenuto nelle vicinanze" si legge su Twitter. L'ambasciata statunitense in Libia è chiusa dal luglio 2014. Tutti i suoi servizi vengono svolti dall'ambasciata a Tunisi.

LA POSIZIONE DELL'UE - I Paesi membri dell'Unione Europea "mantengono una posizione unita" sulla Libia. Lo ha detto una portavoce della Commissione Ue, Maja Kocijanic, rispondendo tra l'altro a una domanda sulle accuse dell'Italia alla Francia. "L'Alto rappresentante Federica Mogherini ha avuto ieri un colloquio telefonico con il rappresentante dell'Onu per la Libia, Ghassam Salamé", ha ricordato la portavoce, ribadendo "il pieno sostegno dell'Ue, concordato da tutti i Paesi membri, per arrivare ad una soluzione duratura della crisi in Libia", nella convinzione che "solo un processo politico può portare ad una soluzione stabile, complessiva e sostenibile" della crisi. Kocijancic ha ricordato che "i Paesi membri discutono regolarmente" della crisi in Libia "nel contesto di questi sforzi e mantengono una posizione unita su questo". A quanto apprende l'Adnkronos, Salamé riferirà domani al Consiglio di sicurezza dell'Onu sugli ultimi sviluppi della situazione a Tripoli, in collegamento dalla capitale.

La Francia "condanna" le violenze a Tripoli e ribadisce il suo sostegno alla mediazione dell'Onu "per una riconciliazione intralibica e per la stabilizzazione del Paese". E' quanto si legge in una nota del portavoce del ministero degli Esteri di Parigi sulla situazione a Tripoli. Il Quai d'Orsay, richiamandosi alla dichiarazione congiunta di Italia, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti del primo settembre scorso, "condanna la continuazione degli scontri a Tripoli e deplora le numerose vittime di queste violenze". "Gli sforzi della Francia non sono diretti contro nessuno e certamente non contro l'Italia, di cui sosteniamo l'iniziativa per l'organizzazione di una nuova conferenza su questa importante questione per entrambi i Paesi". "L'approccio francese è a sostegno degli sforzi delle Nazioni Unite, per mantenere uno scenario che consenta di uscire dalla crisi politica", prosegue il ministero. "La Francia sta agendo con tutti i paesi colpiti dalla crisi libica, che si tratti dei paesi confinanti come Algeria, Tunisia, Ciad ed Egitto, o del Regno Unito, degli Stati Uniti e, naturalmente dell'Italia".

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