Dimissioni o no? La vicenda è complessa. Rod Rosenstein "non si è dimesso, è ancora il viceministro della Giustizia", ma è andato alla Casa Bianca, dove "si aspetta di essere licenziato". Così la Cnn, mentre il Daily Beast, citando una fonte informata, sottolinea come non sia confermata la versione fornita da altre testate secondo cui Rosestein avrebbe invece già presentato "verbalmente" le sue dimissioni al capo dello staff John Kelly.
Anche il Washington Post cita una fonte del dipartimento di Giustizia che smentirebbe, quindi, quanto scritto da Axios, cioè che le dimissioni siano state già presentate. Nel pezzo del Post si sottolinea, comunque, come il viceministro della Giustizia - da mesi obiettivo di attacchi e sfuriate da parte di Trump che l'accusa di non difenderlo dall'inchiesta del Russiagate, che lui coordina - sia "pronto a dimettersi". Il giornale cita poi un consigliere di Trump che afferma che il presidente, dopo le rivelazioni di venerdì scorso, non ha fatto pressioni su Rosestein affinché si dimettesse. Ma le sue dimissioni sono state al centro di discussioni riservate per tutto il weekend, ha poi riconosciuto affermando che lo stesso Rosenstein in questi giorni ha detto che dovrebbe dimettersi perché, dopo le rivelazioni, "sente il suo ruolo compromesso". Ed ora si sente un potenziale testimone dell'inchiesta sulla Russia piuttosto che il coordinatore, aggiunge sempre la fonte vicina a Trump.