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Schianto aereo Indonesia: c'è anche un italiano

29 ottobre 2018 | 07.21
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Un aereo passeggeri della compagnia low cost indonesiana 'Lion Air' è precipitato in mare poco dopo il decollo dall'aeroporto internazionale di Giacarta. Tra le 189 vittime c'è anche un italiano, un 26enne di Marina di Massa. Il giovane, Andrea Manfredi, era in vacanza a Giacarta e, da quanto si apprende, era partito da Pisa il 17 ottobre con un volo per Hong Kong. L’Unità di Crisi della Farnesina segue la vicenda in raccordo con l’ambasciata d’Italia a Giacarta ed è in contatto con i familiari del 26enne. A bordo c'era anche un altro straniero: il pilota, originario di Nuova Delhi, secondo quanto ha reso noto la compagnia aerea.

La 'Lion Air' ha spiegato che l'aereo - un nuovissimo Boeing 737 MAX 8 che trasportava 181 passeggeri, tra cui un bambino e due neonati, e otto membri di equipaggio - si stava dirigendo verso la città di Pangkal Pinang, sull'isola di Bangka, quando ha perso il contatto con il controllo del traffico aereo intorno alle 6:30 del mattino, 13 minuti dopo il decollo.

"L'aereo aveva chiesto di tornare alla base prima di scomparire definitivamente dal radar" ha dichiarato Sindu Rahayu, direttore generale dell'aviazione civile presso il ministero dei trasporti. Il pilota aveva chiesto alla torre di controllo di fare ritorno all'aeroporto di Giacarta a causa di un guasto tecnico non precisato, ha poi riferito l'amministratore delegato della compagnia, Edward Sirait. "Il nostro pilota ha operato secondo le procedure e quando ha visto un problema ha chiesto di tornare alla base ma sappiamo come è finita", ha detto Sirait, aggiungendo che il mezzo aveva avuto un problema tecnico che era stato risolto prima del volo fatale.

I soccorritori hanno trovato rottami del Boeing 737 Max 8 al largo di Karawang, nella provincia di Giava Occidentale, a circa 70 chilometri a est di Giacarta. Il responsabile delle squadre di soccorso ha riferito che sono stati individuati resti di passeggeri. Sutopo Purwo Nugroho, portavoce dell'agenzia di protezione civile, ha twittato foto di detriti tra cui smartphone, libri, borse e parti della fusoliera schiacciate che sono state raccolte dalle navi di ricerca e soccorso. Anche il ministro delle Finanze dello Sri Lanka, Sri Mulyani, è arrivato all'agenzia cercando informazioni su 20 membri del ministero che erano sul volo.

Ancora sconosciute le cause dell'incidente, che potranno essere stabilite quando saranno recuperati il ​​registratore vocale e il registratore di volo dell'aereo. "Raccoglieremo tutti i dati dalla torre di controllo" ha affermato Soerjanto Tjahjono, capo del Comitato sicurezza dell’Aviazione nazionale dell’Indonesia. "L'aereo è davvero moderno, trasmette dati aereo in tempo reale. Esamineremo quei dati. Tuttavia la scatola nera è la più importante" ha spiegato, aggiungendo che il Boeing aveva solamente due mesi di vita e aveva completato appena 800 ore di volo.

Al momento dell'incidente le condizioni meteorologiche erano sicure, hanno spiegato le autorità indonesiane. "C'era un po' di nuvolosità ma nulla che potesse mettere in pericolo il volo", ha detto Dwikorita Karnawati, direttrice dell'Agenzia meteorologica indonesiana. I dati del sito web di Flightradar, che tracciava il volo, mostrano che l'aereo è salito a circa 5.000 piedi (1.524 metri) prima di perdere quota, per poi riprenderla prima di cadere definitivamente in mare. È stato registrato l'ultima volta a 3.650 piedi (1.113 metri) e la sua velocità era aumentata a 345 nodi. L'agenzia di ricerca e soccorso ha riferito che il velivolo è finito nelle acque al largo di West Java e si troverebbe a una profondità tra i 30 e i 35 metri.

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